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E’ romano, è giovane: per la panchina abbiamo scelto lui | Finito finalmente il “casting” allenatore

Stadio Olimpico screen copertina

Lo stadio Olimpico di Roma - screen - www.lacasadic.com

La società è alla ricerca di un nuovo allenatore. Tanti i profili selezionati ma forse è stato scelto. Ecco di chi si tratta 

Claudio Ranieri lascerà la Roma al termine della stagione, chiudendo così un capitolo breve ma significativo alla guida del club giallorosso. Subentrato in un momento delicato, dopo una serie di cambi in panchina e un avvio di campionato complicato, Ranieri è riuscito a riportare ordine, compattezza e spirito di squadra in un gruppo che sembrava smarrito.

Con la sua esperienza e il profondo legame con l’ambiente romanista, l’allenatore ha saputo ricompattare lo spogliatoio e restituire fiducia ai tifosi, ottenendo risultati importanti che hanno permesso alla squadra di risalire in classifica e lottare fino alla fine per un posto in Europa.

Pur sapendo sin dall’inizio che il suo sarebbe stato un incarico a tempo, Ranieri ha accettato la sfida con il consueto entusiasmo e con la volontà di aiutare la squadra in un momento di difficoltà. Il suo contributo è stato apprezzato non solo per i risultati, ma anche per lo stile e la professionalità con cui ha gestito la situazione.

Ora, con l’addio di Ranieri, la Roma guarda al futuro con l’obiettivo di tornare protagonista, sia in Italia che in Europa. La società è al lavoro per individuare il profilo giusto per guidare la squadra nella prossima stagione, puntando su un progetto tecnico solido e duraturo. La base da cui ripartire c’è, e l’ambizione è quella di riportare la Roma ai vertici del calcio italiano.

Il saluto di Roma

“Grazie per aver capito che avevamo bisogno del vostro amore”: con queste parole, pronunciate al centro del campo al termine della gara, Claudio Ranieri ha voluto salutare i tifosi della Roma in un momento carico di emozione. Il discorso, semplice ma profondo, ha racchiuso il senso del suo ritorno sulla panchina giallorossa: restituire passione, dignità e unità a una squadra e a un ambiente feriti. La vittoria per 3-1 contro il Milan, firmata da Mancini, Paredes e Cristante, ha mantenuto viva la speranza di qualificazione alla prossima Champions League, in attesa del risultato della Juventus contro il Venezia. È stato un successo importante, non solo per la classifica, ma anche per il significato simbolico che porta con sé: una squadra ritrovata, un popolo nuovamente unito attorno ai propri colori.

Vi avevo chiesto aiuto per fare qualcosa di bello insieme. Manca l’ultimo passo…“, ha aggiunto Ranieri. E in effetti qualcosa di bello è stato fatto: l’entusiasmo è tornato, la squadra ha risposto sul campo e il pubblico ha ritrovato l’orgoglio di sostenere la propria Roma. Ora manca solo un ultimo tassello, quell’ultimo passo verso l’Europa che conta. Indipendentemente da come andrà a finire, Ranieri lascia un’eredità morale importante, fatta di appartenenza, rispetto e passione. Il suo addio sarà sentito, ma il legame con Roma e i romanisti resterà indelebile.

L'allenatore della Fiorentina Primavera Daniele Galloppa
L’allenatore della Fiorentina Primavera Daniele Galloppa

Il futuro

Con la fine della stagione, Lumezzane e Rimini iniziano a guardare al futuro e valutano possibili profili per la guida tecnica. Tra i nomi che stanno circolando con insistenza, spicca quello dell’attuale allenatore della Fiorentina Primavera, un tecnico giovane ma con già un discreto bagaglio di esperienze alle spalle. Si tratta di un ex centrocampista, classe 1985, cresciuto nel settore giovanile della Roma, che ha intrapreso la carriera da allenatore nel 2018. Il suo debutto in panchina è avvenuto con il Santarcangelo, in Serie D, dove ha affrontato una stagione complicata conclusa con la retrocessione dopo i playout persi contro l’Avezzano. Nonostante l’esito negativo, l’esperienza ha rappresentato un punto di partenza importante per il suo percorso professionale.

Nel 2019/20 ha guidato l’Under-17 della Vis Pesaro, per poi approdare nella stagione successiva all’Under-17 della Fiorentina, iniziando così un percorso di crescita all’interno di un settore giovanile tra i più importanti d’Italia. La promozione alla guida della Primavera viola ha confermato la fiducia del club nelle sue capacità, mettendolo in condizione di lavorare con giovani talenti e affinare le proprie competenze tattiche e gestionali. Lumezzane e Rimini vedono in lui un profilo interessante, giovane ma con basi solide, ideale per un progetto che punti alla valorizzazione dei giovani e alla costruzione di una squadra ambiziosa. Le prossime settimane saranno decisive per capire se ci sarà un nuovo passo nella sua carriera.
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