“E’ un figlio di Roma, ci serve per dare la scossa: in attacco torna il “veterano” | E’ un idolo in città”

Pallone Serie A 2024/25, credit Andrea Rosito | lacasadic.com
Il fascino dei ritorni: quando il cuore guida i calciatori
Il calcio vive di emozioni, e tra le storie che più sanno toccare i tifosi ci sono quelle dei grandi ritorni. Non è raro che un giocatore scelga di tornare nel club dove ha scritto pagine importanti della propria carriera, spinto dall’affetto, dalla nostalgia o dal desiderio di chiudere un cerchio. Rivedere una vecchia bandiera indossare nuovamente i colori di casa è un brivido che va oltre il risultato sportivo.
Uno dei casi più celebri resta quello di Thierry Henry, che nel 2012 fece impazzire i tifosi dell’Arsenal tornando a Londra in prestito dai New York Red Bulls. Bastarono poche settimane e una manciata di partite per regalare nuove emozioni, con la rete decisiva contro il Leeds che rimane scolpita nella memoria dei Gunners.
Anche in Italia le storie non mancano. Paul Pogba e Leonardo Bonucci hanno scelto entrambi di riabbracciare la Juventus dopo esperienze lontane da Torino, mentre Kaká tornò al Milan nel 2013, sei anni dopo il trionfo del Pallone d’Oro. Ritorni accolti con entusiasmo dai tifosi, capaci di risvegliare l’entusiasmo per idoli mai dimenticati.
Ci sono poi i casi che sanno di favola, come quello di Alexis Sánchez, tornato all’Udinese a distanza di dodici anni per chiudere un cerchio con i friulani, o di Fernando Torres, che fece ritorno all’Atlético Madrid nel 2015, riportando a casa il “Niño” cresciuto tra le mura del Calderón.
Il cerchio che si chiude
Questi ritorni spesso non sono soltanto una questione di calcio giocato. Rappresentano legami profondi tra calciatore, club e tifoseria, un filo invisibile che il tempo non recide. Così è stato per Andriy Shevchenko, tornato al Milan dopo l’avventura al Chelsea, o per Didier Drogba, che riabbracciò il Chelsea nel 2014, due anni dopo la Champions League alzata da protagonista.
Che siano gesti romantici o vere e proprie scelte di carriera, i ritorni continuano a emozionare e a ricordare che, nel calcio, il cuore conta tanto quanto i gol.

Ternana, fatta per il ritorno di Pettinari
Stefano Pettinari è pronto ad iniziare una nuova avventura con la Ternana. L’attaccante classe 1992 ha già sostenuto le visite mediche presso Villa Stuart a Roma e raggiunto i compagni per i primi allenamenti. Reduce dall’esperienza alla Reggiana, arriva da svincolato per rinforzare il reparto offensivo rossoverde.
Per Pettinari si tratta di un ritorno: con la maglia della Ternana ha già disputato 62 partite tra Serie B e Coppa Italia, mettendo a referto 11 gol e 5 assist. Nell’ultima stagione, invece, ha segnato una rete in 12 presenze con la Reggiana. Adesso per lui la possibilità di rilanciarsi con i colori che in passato lo hanno già visto protagonista.