Home » I rossoneri non possono andare in trasferta: vietato l’ingresso allo stadio | Esplode il caso in campionato

I rossoneri non possono andare in trasferta: vietato l’ingresso allo stadio | Esplode il caso in campionato

Stadio "Alfredo Viviani" (Credit: Remmolino) / www.lacasadic.com

Stadio "Alfredo Viviani" (Credit: Remmolino) / www.lacasadic.com

La Lega ha deciso di vietare ai tifosi la trasferta per motivi di sicurezza.

Nemmeno alle battute finali dei campionati professionistici, si placano le polemiche aizzate da tifosi e appassionati. La federazione ha infatti promulgato un veto di trasferta ai supporters di due club per motivi di sicurezza.

Cosa c’è di strano? Nulla, se non il motivo specifico che ha portato alle limitazioni per le tifoserie in questione.

Pare infatti che, nel tragitto per recarsi all’impianto sportivo, potrebbero esserci degli scontri visto che c’è un breve tratto di strada che verrà percorso dai sostenitori rivali di un’altra società.

La trasferta non sarà però vietata a tutti i componenti delle due tifoserie. Infatti potranno partecipare i membri che non sono residenti nelle rispettive città delle due società. 

Tutta la procedura che porta al veto per le trasferte

Ogni settimana, vengono vietate le trasferte ai tifosi per diversi motivi che possono variare dall’ordine pubblico a problemi strutturali dell’impianto. Per arrivare a ciò, c’è una procedura ben precisa che coinvolge tre organi: l’ONMS (Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive), il CASMS (Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive), e il prefetto della provincia ospitante.

All’inizio della settimana l’ONMS si riunisce, segnala le criticità degli eventi sportivi e propone delle misure di sicurezza. Poi, il CASMS, preso atto delle indicazioni dell’Osservatorio, dispone delle limitazioni ai residenti di una determinata provincia o ad un intera tifoseria e infine interviene il prefetto che vieta formalmente la trasferta.

I tifosi del Foggia allo Zaccheria
I tifosi del Foggia allo Zaccheria / screen

La nota del CASMS

Le tifoserie in questione sono quelle di Catania e del Foggia. I tifosi dei satanelli e dei rossazzurri, come detto in precedenza, non potranno partecipare alle rispettive trasferte perchè dovranno percorrere lo stesso tratto di strada. Una decisione arrivata a causa della forte rivalità fra i sostenitori delle due società.

Ecco il comunicato del CASMS: “Il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, con determina n. 17 del 23 aprile scorso, ha posto all’attenzione dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza di Potenza i due incontri di calcio, alla luce dell’atavica rivalità tra le tifoserie del Catania e del Foggia da cui, nel recente passato, sono scaturiti gravissimi episodi di volenza. Per tali ragioni, in occasione di tutte le gare disputate tra le due compagini, a partire da quella del 25 settembre 2023, sono stati adottati provvedimenti restrittivi tesi all’emanazione di un divieto di trasferta. Nella circostanza specifica dei due incontri in argomento, attesa la vicinanza delle città di Potenza e Picerno, distanti pochissimi chilometri, le due tifoserie percorrerebbero parte dello stesso itinerario per raggiungere le sedi di gara delle rispettive squadre. Il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, preso atto delle considerazioni espresse dal Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive e sentito il Questore, ritenendo altamente probabile alla luce del quadro informativo disponibile che, in occasione delle due gare in argomento, anche nella fase della movimentazione, le frange ultras di Catania e Foggia possano dar corso a condotte pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha adottato i provvedimenti con i quali, in vista delle partite di calcio “Potenza-Catania” e “Picerno-Foggia” di domenica 27 aprile prossimo, ha disposto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti rispettivamente nella provincia di Catania ed in quella di Foggia.”