In panchina ripartiamo da UNA BANDIERA DEL MILAN: cambia l’allenatore all’improvviso

San Siro (IMAGO)
Il club, dopo l’ottima stagione, riparte ufficialmente dalla bandiera rossonera: sarà la nuova guida per il prossimo campionato.
Manca sempre meno per l’inizio della nuova stagione e tutti i club stanno piano piano colmando gli ultimi pezzi mancanti. Chi è ripatito dalla un nuovo allenatore, chi da una nuova dirigenza e chi è ripartito da zero.
Alcuni club, si ritrovano dunque a decidere a chi affidare la panchina per la prossima stagione. Le scelte, le opportunità e il progetto che si vuole creare sono tutti fattori fondamentali per non commettere errori in panchina.
Spesso i club che puntano a salvarsi scelgono allenatori che sanno come farlo e che hanno molti anni d’esperienza alle spalle. Basti pesare a Nicola che in Serie A ha ottenuto ben più di una volta la salvezza con club e società che puntavano disperatamente a quell’obbiettivo.
Altre volte società più grandi o piccole decido di fare azzardi e puntare su allenatori meno esperti ma dalle idee più propositive oppure spesso su ex giocatori di fama mondiale che decidono tentare la seconda giovinezza calcistica nel ruolo di allenatore.
Dal campo alla panchina: i precedenti
Questa seconda opportunità viene data molto facilmente ai giocatori di alto livello, per via della grande esperienza che hanno accumulato e dei grandi palcoscenici internazionali che hanno calcato. Ci sono casi di giocatori leggendari diventati ancora di più leggenda in panchina e altri casi invece totalmente opposti.
Pep Guardiola è l’esempio che viene in mente subito a tutti, da leggenda del Barcellona, con un passato anche in Italia a Roma e Brescia. Successivamente ha rivoluzionato il gioco del calcio conquistando il triplete due volte, sempre con il club spagnolo e con il Manchester City. Non solo lui: Ancellotti, Cruijff e più recentemente Xabi Alonso. Tutti loro sono stati delle leggende come calciatori e hanno dominato il gioco del pallone anche seduti sulla panchina.

Juve Stabia, si riparte da Abate: “L’obiettivo è salvarsi “
Ignazio Abate, leggenda del Milan. Reduce dall’esperienza terminata con un boccone amaro alla Ternana, è pronto a ripartire in panchina. Questa volta direttamente dalla Serie B con la Juve Stabia.
In conferenza ha detto: “Ripartiremo da zero, l’obiettivo è confermare la categoria e gettare le basi per continuare a sognare” poi: “E’ la mia prima volta in B, un campionato difficile, di avversari forti. Abbiamo bisogno di nuovi innesti giovani che abbiano fame, umiltà e voglia di dedicarsi al progetto“. Prosegue Abate: “Lavoriamo già sui principi di gioco che adotteremo. Il modulo però lo fanno le caratteristiche degli interpreti e un bravo allenatore deve saper valorizzare ogni giocatore”.