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In Serie A ha fatto la storia, ora la nuova avventura in Serie C | La carica del mister in conferenza

maradona stadio copertina

Lo stadio Maradona di Napoli

Gli allenatori che hanno fatto la storia in Serie A ma con un passato in Serie C.

Spesso si tende a sottovalutare l’importanza che questo campionato ha avuto — e che continua ad avere — anche se oggi il suo peso è minore rispetto al passato. La Serie C rappresenta da sempre un punto di partenza fondamentale per chi sogna di allenare ai massimi livelli: un campionato vero, difficile, dove il calcio si vive nella sua essenza più pura, fatta di sacrificio, tattica e passione.

Molti grandi allenatori italiani sono passati da qui per fare la cosiddetta gavetta, per accumulare esperienza e costruire le basi della propria carriera. Altri, invece, hanno scelto la C dopo anni di pressioni in Serie A. Forse per passione o per amore di una squadra o per entrambe, in tutti i casi, questa categoria è stata una scuola di vita e di calcio, un luogo dove imparare a gestire le difficoltà e a forgiare la propria mentalità.

Massimiliano Allegri ne è un esempio perfetto. Oggi in vetta alla Serie A e forte di un palmarès ricchissimo con sei scudetti, il tecnico livornese ha iniziato la sua carriera proprio tra i campi della Serie C. Prima la Aglianese, poi Spal, Grosseto, Lecco e infine Sassuolo, dove riuscì a vincere il suo primo campionato da allenatore.

Fa quasi strano pensarlo oggi, ma sì: prima dei cinque scudetti consecutivi con la Juventus e delle due finali di Champions League, anche Allegri ha dovuto passare per la Serie C. È lì che ha imparato a vincere davvero, a leggere le partite, a gestire gli uomini e a costruire quella mentalità che lo ha reso uno degli allenatori più vincenti della storia recente del calcio italiano.

Non solo Allegri, da Ranieri a Ancelotti

Non solo Allegri ha intrapreso questo tipo di percorso: molti altri grandi allenatori italiani hanno condiviso lo stesso destino, partendo dalla Serie C prima di arrivare ai vertici del calcio mondiale. Tra questi c’è anche Claudio Ranieri, un tecnico che di esperienza ne ha da vendere. L’ex allenatore della Roma ha infatti iniziato la sua carriera in panchina proprio nelle categorie inferiori, guidando Vigor Lamezia, Puteolana e Cagliari. Con i sardi compì una vera e propria impresa, conquistando due promozioni consecutive che lo portarono fino alla Serie A, dove iniziò poi la sua lunga e prestigiosa carriera, culminata nell’indimenticabile impresa del Leicester nel 2016.

Ranieri, come Allegri, rappresenta lo spirito di un calcio che valorizza il lavoro, la pazienza e la crescita graduale. La Serie C è stata per lui — come per tanti altri — una scuola di vita, un punto di partenza fondamentale per imparare a gestire uomini, difficoltà e pressioni. E nella lista di tecnici passati da qui non mancano altri nomi illustri come Zdeněk Zeman, Carlo Ancelotti, Marcello Lippi e Arrigo Sacchi, tutti accomunati da una tappa spesso dimenticata ma decisiva: quella che li ha resi allenatori completi, prima ancora che vincenti.

Domenico Di Carlo, allenatore del Gubbio - www.lacasadic.com
Domenico Di Carlo, allenatore del Gubbio – www.lacasadic.com

Gubbio, Di Carlo scatenato in conferenza stampa con un cenno anche a Murru

L’allenatore del Gubbio Domenico Di Carlo, prima della gara col Guidonia, ha voluto mettere ben in evidenza questo aspetto della sua squadra. “Dobbiamo essere bravi anche a portare gli episodi dalla nostra parte. Tutte le volte in cui riusciamo a farlo poi troviamo il gol su punizione, su calcio d’angolo, ma soprattutto su azione”. Tema della conferenza che si è poi spostato inevitabilmente su Nicola Murru, ex Serie A che ha giocato con Sampdoria, Torino e Cagliari, che recentemente si è aggregato agli allenamenti della prima squadra.

Alla vigilia del match,  Di Carlo ha elogiato l’entusiasmo e la qualità dell’avversario: “Affrontiamo una squadra che vive ancora l’entusiasmo della promozione, con un allenatore bravo come Ginestra e una rosa ben costruita”. L’allenatore ha poi avvertito i suoi: “Sono molto propositivi e attaccano con tanti uomini, servirà una prestazione di alto livello per ottenere un risultato positivo”.