Inter, doccia fredda: l’attaccante vola a Manchester | Chivu è rimasto senza numero 9

Christian Chivu, credit Martina Cutrona
Il Mondiale per Club: una possibilità per voltare subito pagina perl’Inter
La stagione dell’Inter non è ancora finita, tra poco più di una settimana ci sarà l’esordio contro il Monterrey nella nuova competizione FIFA. Dopo settimane turbolente, ecco un’occasione per lasciarsi alle spalle le delusioni per il secondo posto in campionato e per la sconfitta in finale di Champions League.
La novità più grande riguarda l’allenatore: Simone Inzaghi si è accasato all’Al-Hilal, al suo posto è stato scelto Cristian Chivu. L’ex difensore ha indossato la maglia nerazzurra dal 2007 al 2014 e dal 2018 ha iniziato la carriera da allenatore proprio nelle giovanili dell’Inter. Durante questa stagione è arrivato l’esordio in una prima squadra: 13 panchine collezionate sulla panchina del Parma e obiettivo salvezza raggiunto.
Il legame con il club, la conoscenza dell’ambiente e l’ottimo finale di stagione con il Parma hanno convinto la dirigenza: è lui il profilo giusto a cui affidare la squadra, già a partire dal Mondiale per Club ormai imminente.
Il nuovo torneo è alle porte. Tante, però, sono le curiosità e le incertezze su questo nuovo corso. Quale Inter si vedrà negli Stati Uniti?
Come sarà l’Inter di Chivu?
Chivu arriva in un momento complicato. La stagione è stata lunga ed estenuante, a maggior ragione per una rosa dall’età media piuttosto alta (30 anni e 242 giorni l’età media dell’undici titolare contro il PSG). L’allenatore rumeno dovrà essere bravo a trovare la chiave giusta per far ricaricare le pile ai suoi giocatori, inserendo anche qualche nuovo innesto più giovane.
Proprio in quest’ottica si stanno muovendo Marotta, Ausilio e Baccin. Sono infatti ufficiali gli acquisti di Sucic – centrocampista croato classe 2003 – dalla Dinamo Zagabria e di Luis Henrique – esterno offensivo classe 2001 – dall’Olympique Marsiglia. In uscita, invece, Correa e Arnautovic. Gli uomini mercato hanno dunque sul loro taccuino diversi nomi per rimpinguare il reparto offensivo.

Sempre più difficile la pista Hojlund
L’attaccante danese è un profilo che stuzzica la dirigenza interista. Dopo due annate abbastanza negative in Inghilterra, i nerazzurri accoglierebbero a braccia aperte il ventiduenne ex Atalanta, sicuri di potergli garantire il contesto giusto in cui riemergere e fare la differenza.
Hojlund, però, non pare convinto di spostarsi da Manchester. In merito, risultano eloquenti le sue dichiarazioni a TV 2 Sport: “Ho un contratto fino al 2030, quindi mi aspetto di giocare per il Manchester United“.