La retrocessione è arrivata in tribunale: i playout non sono serviti a niente | Doccia fredda in serie B

Il pallone della Serie B (IMAGO)
Il tribunale ha deciso. La squadra è condannata alla retrocessione.
Incredibile ciò che è successo nel playout di una categoria professionistica italiana. Una squadra è stata condannata alla retrocessione nella categoria inferiore dalla decisione di un tribunale sportivo.
Ma com’è potuto succedere? Mettiamo ordine. Siamo al 65esimo minuto della gara di ritorno di questo playout quando a un certo punto i tifosi di casa lanciano fumogeni e sediolini in campo. L’atmosfera è rovente e l’arbitro è costretto a sospendere la gara.
Il match è stato interrotto in maniera definitiva e qui entra in gioco il tribunale. Il giudice sportivo condanna il club alla sconfitta per 3-0 a tavolino. Un risultato che si è rivelato fatale visto che ha portato alla retrocessione d’ufficio della società in C.
Tutto ciò ha ovviamente fatto infuriare il presidente di questa società che ha deciso di mandare via il DS e l’allenatore.
Playout più discussi della storia
La storia del calcio purtroppo è ricca di playout che hanno suscitato numerose polemiche. Un esempio lampante è lo spareggio di Serie B della stagione 2022-23. Questo doppio confronto si giocò fra il Brescia e il Cosenza. A uscirne vincitrice fu la squadra calabrese che, in maniera quasi analoga, vinse la gara di ritorno a causa di una sospensione anticipata del match. Infatti, anche in questo caso, ci furono violente proteste dei tifosi e ci fu anche un’invasione di campo. Le immagini fecero il giro del mondo e provocarono numerose polemiche.
Un altro caso avvenne in Germania nella stagione 2014/15. Il match venne giocato fra l’Amburgo e il Karlsruher. Al 91esimo, la formazione neroblù segnò il gol salvezza con un calcio di punizione molto discusso (la palla venne spostata in avanti). L’arbitro non annullò la rete e questo portò inevitabilmente a polemiche feroci.

Retrocessione a tavolino per la Salernitana. Via Marino e Valentini
La gara di cui stavamo parlando in precedenza era il match di ritorno fra Salernitana e Sampdoria. La partita è stata fermata anticipatamente a causa delle feroci contestazioni dei tifosi granata e il giudice sportivo è stato obbligato ad assegnare il 3-0 a tavolino in favore dei blucerchiati. La compagine ligure, grazie a questo risultato, è riuscita a mantenere la categoria e a ottenere una salvezza che fino a poche settimane fa sembrava insperata.
Il presidente Iervolino, arrabbiato per il risultato nefasto, ha deciso di mandare via l’allenatore Pasquale Marino e il direttore sportivo Marco Valentini. Una decisione presa anche per il futuro visto che il club ha ora un destino incerto.