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Mano pesantissima della Fifa: INSULTI IN CAMPO | L’arbitro ha dovuto fermare il gioco

Trofeo del Mondiale per Club - credit Imago

Trofeo del Mondiale per Club - credit Imago

Clamoroso! Il direttore di gara è stato costretto a fermare una gara per insulti razziali.

Ha dell’assurdo ciò che è successo in una delle ultime gare ufficiali della stagione corrente. Al termine di questo match, che si era mostrato molto nervoso ed equilibrato, il capitano di una delle due squadre avrebbe proferito degli insulti razziali a un avversario che ha prontamente avvisato il direttore di gara.

L’arbitro non si è scomposto e, viste le proteste veementi del calciatore, ha fatto il segno della X. Ma cos’è questo segno e cosa indica? Quello fatto dal direttore di gara è un simbolo, stabilito di recente dal protocollo FIFA, per segnalare il fatto che è stata aperta la procedura prevista in caso di insulti razzisti, cori discriminatori o offese di natura etnica, religiosa o sessuale.

Questa situazione ha ovviamente fatto discutere nel prepartita e ha visto l’allenatore e lo stesso difendersi dalle accuse dell’avversario. Il protagonista di questa storia ha infatti dichiarato: “Non c’è stato niente di razzista. C’è stato un duello in campo, ho preso un calcio, lui ha detto che l’ho colpito con la mano, abbiamo discusso, ma nulla di più” .

Dopo le sue parole, sono arrivate quelle del suo allenatore:Non posso commentare, parlerò ancora con lui. Lo conosco bene e non c’è mai stata una storia simile con lui. Metto la mano sul fuoco per il mio capitano“.

Episodi di razzismo nel calcio

La storia del calcio purtroppo è piena di episodi di razzismo nei confronti di calciatori con un colore della pelle diverso. Un esempio lampante è ciò che successe, nel 2013, a Mario Balotelli. Durante un accesissimo Milan-Roma, il gioco fu sospeso a causa di alcuni cori razzisti nei confronti dell’attaccante che all’epoca vestiva la maglia rossonera.

Un altro episodio avvenne in occasione di un amichevole estiva e vide coinvolti i tifosi della Pro Patria. Durante il match con i rossoneri del Milan, i supporters della squadra biancoblù hanno intonato cori offensivi verso il centrocampista ghanese Kevin Prince Boateng che di tutta risposta ha lasciato il campo insieme alla squadra.

Antonio Rudiger in azione - credit Imago
Antonio Rudiger in azione – credit Imago

Real Madrid-Pachuca, Rudiger accusa Cabral di insulti razzisti

L’episodio di cui stavamo parlando in precedenza riguarda il Mondiale per Club, precisamente una gara, andata in scena domenica 22 giugno, ovvero quella fra Real Madrid e Pachuca. La gara è stata molto accesa e, nonostante la disparità tecnica, ha visto molto equilibrio in campo. Al termine del match, come raccontato in precedenza, vi è stato un battibecco fra il capitano dei messicani Cabral e il difensore dei blancos Rudiger. In questa discussione sarebbero volati degli insulti a sfondo razziale che il difensore tedesco ha prontamente riferito all’arbitro.

Nel dopo gara è, come c’era d’aspettarselo, successo il finimondo. Il protagonista della vicenda, ovvero Cabral, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: Non c’è stato niente di razzista. Ho detto ‘cagón de m…’, come si usa in Argentina. Solo questo. C’è stato un duello in campo, ho preso un calcio, lui ha detto che l’ho colpito con la mano, abbiamo discusso, ma nulla di più. Ho ripetuto la stessa cosa. Non è un’espressione sanzionabile. Non c’era nessuna intenzione cattiva. Dopo mi ha detto ‘Ci vediamo fuori’, faceva gesti di sfida. Anche io ero preso, abbiamo discusso nel tunnel, ma basta così. I nostri compagni erano lì accanto”. A parlare anche il suo allenatore il quale ha dichiarato:Ne sono appena venuto a conoscenza. Ho parlato con Cabral ma non di questo. Non posso commentare, parlerò ancora con lui. Lo conosco bene e non c’è mai stata una storia simile con lui. Metto la mano sul fuoco per il mio capitano“.