Meritavamo noi la promozione: dopo la sconfitta il mister esplode in conferenza | Cosa è successo

Il pallone della Serie B (IMAGO)
Sempre in bilico: la sorte degli allenatori
Il mestiere dell’allenatore è affascinante e stimolante. Tutti gli appassionati di calcio, infatti, vorrebbero essere un po’ allenatori o almeno si sentono tali. In un paese calciofilo come il nostro ancora di più. Spesso – in riferimento alla nazionale – si sente l’espressione “60 milioni di CT“. Soprattutto quando le cose vanno male.
È il caso attuale della nostra nazionale. Da alcuni giorni è ormai noto che Luciano Spalletti sia stato sollevato dall’incarico di commissario tecnico. Il presidente della FIGC Gravina ha preso questa decisione: troppo pesante la sconfitta contro la Norvegia.
Ecco che allora Spalletti si è seduto in panchina contro la Moldavia già da esonerato. Una scena vista poche volte, che ha seguito un’altra situazione paradossale verificatasi qualche ora prima: l’allenatore che annuncia il suo stesso esonero in conferenza stampa.
Tutto è indice della confusione che regna sovrana nel calcio italiano su vari livelli. E tutto pare essere una conferma della delicatezza e della difficoltà, spesso sottovalutate, del ruolo di allenatore.
Il valzer delle panchine
Tuttavia, Spalletti non è stato l’unico ad abbandonare la panchina su cui sedeva. Molti altri suoi colleghi, in Italia e all’estero, nelle massime categorie o in quelle inferiori, hanno fatto lo stesso. Come ormai è prassi per ogni finale di stagione, molti allenatori hanno già cambiato squadra oppure la cambieranno nel corso dell’estate.
Simone Inzaghi, ad esempio, ha lasciato l’Inter per accasarsi all’Al-Hilal. Suo fratello Filippo, a sorpresa, si è separato dal Pisa dopo averlo condotto a una storica promozione in Serie A. In sintesi, ecco il messaggio che trapela: nel calcio di oggi nessun allenatore è mai sicuro del proprio posto.

Ternana, Liverani: “Meritavamo di vincere, il loro portiere il migliore in campo”
La Ternana è arrivata a un passo dalla promozione in Serie B. Solamente una prestazione fantastica di Plizzari, il portiere del Pescara, ha negato questa gioia a Liverani e ai suoi ragazzi, autori di una grande partita nel ritorno della finale playoff di Serie C. Dopo la sconfitta per 1-0 dell’andata – fortemente condizionata dall’espulsione di Vallocchia – le Fere erano riuscite a rimontare lo svantaggio. La lotteria dei rigori, però, è stata decisiva e ha decretato la promozione del Pescara.
Nella conferenza stampa post-gara, Fabio Liverani ha parlato anche della girandola vissuta ai rigori: “Sono una lotteria e credo che la squadra meritasse di vincere. Il migliore in campo credo sia stato il portiere del Pescara senza dubbio e dopo una partita dove eravamo uno in meno e non abbiamo concesso nulla, siamo venuti qui a Pescara a fare una partita di grandissimo livello, di qualità, di corsa e di personalità. É normale che ci sia rammarico per il risultato ma non posso dire nulla ai miei ragazzi”.