“Non sono casse floride” | C’è il primo disastro della Serie C 25-26: l’avvocato ha ammesso tutto

I rappresentanti legali ammettono le difficoltà del club in crisi economica: c’è il primo disastro in Serie C
La stagione di Serie C 2025-26 è iniziata da pochi mesi, ma già si registrano i primi segnali di difficoltà economica in diversi club. Le promesse di solidità e progettualità, spesso sbandierate in estate, stanno lasciando spazio a una realtà ben più complessa: bilanci in sofferenza, pagamenti rallentati e gestioni sempre più al limite della sostenibilità.
Dietro le quinte, molti dirigenti lavorano duramente per garantire la continuità aziendale delle rispettive società, cercando soluzioni tampone per far fronte a stipendi, contributi e fornitori. L’aumento dei costi di gestione, unito a ricavi spesso esigui e dipendenti da sponsor locali, sta mettendo in crisi anche realtà storiche, che fino a pochi anni fa rappresentavano un modello di equilibrio e lungimiranza.
In questo contesto, diversi club stanno valutando la possibilità di aprirsi a nuovi soci o cessioni totali delle quote, nella speranza di trovare imprenditori disposti a investire in un settore sempre più complesso e a basso margine. Tuttavia, non tutti i potenziali acquirenti si presentano con garanzie solide, e spesso le trattative si trascinano per mesi lasciando in sospeso il futuro delle società e dei lavoratori.
Tra i casi più delicati di questo inizio di stagione, ce n’è uno che sta facendo discutere. Una situazione in cui la voce di un legale ha fatto finalmente chiarezza su ciò che molti sospettavano da tempo: le casse non sono floride e la sopravvivenza del club, senza un cambio di passo, rischia di diventare una corsa contro il tempo.
Conti in rosso e club in difficoltà
Le prime avvisaglie di difficoltà non arrivano per caso. Già nelle scorse settimane, più di una società ha iniziato a mostrare problemi nella propria gestione economica, con stipendi che tardano ad essere corrisposti. Un malessere diffuso, che riflette il divario sempre più evidente tra i costi necessari per mantenere una squadra in Serie C e le risorse effettivamente disponibili.
Non basta la passione dei tifosi o la buona volontà degli imprenditori locali: servono strutture solide, strategie sostenibili e una gestione trasparente. L’impressione è che, anche quest’anno, non tutte le società riusciranno ad arrivare indenni alla fine della stagione. E in questo scenario, uno dei primi casi concreti di crisi conclamata sembra già essere emerso.

Rimini, Buscemi: “Potenziali acquirenti? Non c’è stato un riscontro formale”
Nuova svolta sul caso Rimini? Nei giorni scorsi era trapelato un possibile interesse di un acquirente, ma Antonio Buscemi, rappresentante legale del club, è intervenuto così a Il Resto del Carlino.
“Una tutela per la società, ma anche per la Building Company. Nelle ultime settimane abbiamo letto notizie di potenziali acquirenti dei quali, sia io che il custode, non abbiamo mai avuto riscontro a livello formale”, ha dichiarato. “In questo modo tutti gli interessati potranno avere accesso ai documenti. Quelle del Rimini non sono casse floride. Si sta facendo uno sforzo enorme per andare avanti. La Building Company finanzia certamente qualcosa, ma non quello che sarebbe necessario per il funzionamento normale della società. Ma questo ’andare avanti’ non sarà infinito”.
