“Obbligo” di allenamento a stagione finita, addio vacanze per i calciatori: nuova regola dalla società

La stagione è terminata ma la società ha deciso di far allenare comunque i suoi giocatori. Scatta la nuova regola nel club
Il campionato si è concluso e con esso anche tutti gli impegni ufficiali della stagione, dal momento che il piazzamento in classifica non consente ulteriori partecipazioni a competizioni o spareggi.
La squadra, dopo mesi intensi di allenamenti, trasferte e partite, si trova ora in una fase di stacco totale dall’attività agonistica. Proprio per questo motivo, molti giocatori attendevano con impazienza la fine del campionato: le vacanze rappresentano un’occasione preziosa per staccare la spina, ricaricare le energie e curare eventuali acciacchi fisici accumulati nel corso della lunga stagione.
Il riposo è fondamentale non solo per il recupero fisico, ma anche per quello mentale, soprattutto dopo un’annata che può essere stata ricca di pressioni, aspettative e sacrifici. Le ferie estive diventano dunque un momento chiave per ritrovare equilibrio e serenità prima del prossimo ritiro, quando si inizierà a preparare la nuova stagione sportiva.
I giocatori approfitteranno di queste settimane per dedicarsi alla famiglia, agli hobby o semplicemente al relax, nella consapevolezza che, al rientro, li attenderà un nuovo ciclo di lavoro, allenamenti e sfide da affrontare con entusiasmo e rinnovata determinazione.
Il campionato
La Serie C ha ufficialmente chiuso la sua regular season, decretando i primi importanti verdetti della stagione. Padova, Virtus Entella e Avellino si sono aggiudicate i rispettivi gironi, conquistando la promozione diretta in Serie B grazie a un campionato condotto con costanza e determinazione. Sul fronte opposto, Union Clodiense e Legnago hanno invece subito la retrocessione diretta in Serie D, chiudendo in fondo alla classifica e non riuscendo a evitare il passo indietro.
Tuttavia, la stagione non è ancora finita: resta da assegnare un ulteriore posto in Serie B, che verrà deciso tramite la lunga e insidiosa trafila dei playoff, un traguardo che lo scorso anno fu raggiunto dalla Carrarese. Al contempo, cinque squadre dovranno giocarsi la permanenza nella categoria attraverso i playout. Gli scontri decisivi saranno: Triestina-Caldiero Terme, Pro Vercelli-Pro Patria, Lucchese-Sestri Levante, SPAL-Milan Futuro e Foggia-Messina. Si tratta di sfide ad alta tensione, dove ogni dettaglio potrà fare la differenza tra la salvezza e la retrocessione. La corsa non è ancora finita: per molte squadre restano ancora da vivere settimane decisive e cariche di emozioni.

Allenamenti obbligatori
Il Trapani non è riuscito a centrare l’obiettivo minimo della stagione: i playoff. Il club siciliano ha concluso il campionato con una sconfitta contro la Casertana, che ha decretato la dodicesima posizione finale da parte della formazione di Aronica. Una delusione immensa, espressa con un duro sfogo, anche per il patron Valerio Antonini nell’immediato post-gara.
“Una sola parola…VERGOGNA; Dispiace per chi ci ha creduto oltre al sottoscritto e per quei pochi giocatori che hanno lottato sino alla morte insieme a Sasà. Il resto sono l’emblema della stagione. Irrispettosi di tutto e tutti. Complimenti ai giocatori ed allo staff della Casertana che hanno vinto meritatamente ed hanno dimostrato ai loro avversari cosa significa attaccamento alla maglia e voglia di lottare per l’obiettivo. Ripartiremo – ha proseguito Antonini – consapevoli che certe facce non le vogliamo più neanche sentire nominare e che l’anno prossimo andremo prima sugli uomini e poi sulle qualità. Ora intanto li prepareremo bene per il prossimo anno facendoli allenare come promesso per 2 volte al giorno sino a giugno, lunedì esclusi. Almeno chi ancora sarà con noi il prossimo anno avrà una brillante preparazione atletica“.