Svolta per Allegri: “E’ una garanzia” | La leggenda del Milan si affida a lui

Massimiliano Allegri / Credit: Imago
La stagione del Milan, tra note positive e risultati ben al di sotto delle aspettative: e il prossimo anno si riparte con un nuovo allenatore.
La stagione appena conclusa non è stata particolarmente esaltante per il Milan. I risultati altalenanti hanno portato a un ottavo posto finale, con conseguente mancata partecipazione alle coppe europee il prossimo anno. Un risultato negativo sia in termini sportivi che economici, dato che le coppe garantiscono entrate economiche di vitale importanza per i club.
Quest’anno diverse cose non sono andate per il verso giusto, dalla guida tecnica al rendimento sotto le aspettative di alcuni giocatori rappresentativi della rosa. Il campionato è iniziato sotto la guida del portoghese Paulo Fonseca, chiamato a raccogliere l’eredità di Stefano Pioli che ha lasciato la panchina al termine della scorsa stagione.
I risultati non entusiasmanti di Fonseca hanno portato la dirigenza a optare per un cambio di guida tecnica e così il portoghese viene sollevato dall’incarico. A prendere il suo posto arriva il connazionale Sergio Conceiçao, reduce da stagioni importanti alla guida del Porto. Subito dopo il suo arrivo conquista il primo trofeo con i rossoneri, la Supercoppa Italiana. In finale il Milan si impone per 3-2 nel derby contro l’Inter e si aggiudica il trofeo contro ogni pronostico.
Non sono mancate però alcune note liete durante la stagione. Se da un lato giocatori importanti come Theo Hernandez e Rafa Leao si sono visti solo a sprazzi, dall’altro ha brillato la stella di Tijiani Reijnders. Il centrocampista olandese è stato protagonista assoluto della squadra con 10 reti all’attivo e prestazioni sopra le righe, che gli sono valse la chiamata del Manchester City. Il club inglese ha versato nelle casse rossonere 75 milioni di euro, un record di incasso per il club milanese.
Un nuovo ciclo con l’Allegri-bis
Per il Milan la prossima stagione sarà quella della ripartenza, per cancellare le delusioni del recente passato. Il primo tassello è stato il cambio in panchina, con il ritorno di Allegri a distanza di 14 anni. L’allenatore toscano rievoca dolci ricordi ai tifosi, avendo vinto uno scudetto alla guida dei rossoneri nel 2011 ed è considerato il profilo ideale per tornare a vincere.
Anche a livello dirigenziale è stato inserito un profilo nuovo ed esperto. Si tratta di Igli Tare, reduce da anni vincenti alla Lazio in cui è stato capace di allestire un organico competitivo che ha portato grandi risultati in casa biancoceleste. Ora avrà il compito di costruire una squadra vincente da cui ripartire e provare subito a tornare al successo.

Milan, Ambrosini su Allegri: “I presupposti per far bene ci sono”
Massimo Ambrosini, a Tuttomercatoweb, ha parlato così della scelta di Allegri: “Max è una garanzia. So che è molto carico. I presupposti per far bene ci sono, ma molto dipenderà da ciò che gli verrà messo a disposizione. Modric? I grandi campioni possono farla sempre la differenza, dipende cosa gli verrà chiesto. Quest’anno ha giocato tantissimo.
Gattuso? Penso che nella situazione in cui ci siamo trovati Rino sia l’ideale dal punto di vista della personalità e del modo di proporre calcio. Può trovare quello che è necessario per una Nazionale: un equilibrio tra emotività e praticità. Secondo me lui avrà la capacità di sintesi nel fare il massimo nel minor tempo possibile. Più difficile il lavoro di Ancelotti o di Gattuso? Più difficile per Rino. Lui ha poco da progettare e molto da ottimizzare: sei partite da vincere e far più gol possibile. Il suo obiettivo è il Mondiale“.