L’AlbinoLeffe e i Giovani Wannabe: dodici panchinari nati negli anni 2000

La formazione

14 Gennaio 2023

Redazione - Autore

Quante caratteristiche può avere un giovane calciatore? Brillantezza, esplosività, voglia di rincorrere ogni pallone con un’energia unica. E contro la Pergolettese, nella 22^ giornata di Serie C, Giuseppe Biava può stare tranquillo. Nel suo AlbinoLeffe infatti i dodici panchinari sono tutti nati negli anni 2000. Giovani Wannabe.

Jacopo Manconi Albinoleffe
Credit: Michele Maraviglia / U.C AlbinoLeffe

Una nuova era

La nuova era è pronta a scendere in campo. Un uragano di sogni ed ambizioni che prendono vita sulla panchina dell‘AlbinoLeffe di Giuseppe Biava. Sei ragazzi nati nel 2001, poi addirittura l’età media si abbassa arrivando a toccare anche il 2006 come anno di nascita. Quante volte i giovani calciatori sono il tema di discussioni, magari quando una squadra vive un momento difficile. Simbolo di una rivoluzione. Di un nuovo inizio. La Serie C riflette ancora la sua capacità di aprire le porte del calcio professionistico ai ragazzi. Da passione ad obiettivo quotidiano. L’AlbinoLeffe ne è l’ennesima prova. Fiducia e responsabilità. La nuova classe che apprende in silenzio e si prepara ad allacciare gli scarpini. L’energia dei giovani fa la differenza, e l’AlbinoLeffe di Biava non ne vuole fare a meno.

Dall’AlbinoLeffe alla Juventus Next Gen: quando l’età non conta

L’età è solo un numero. Dall’altra parte, anche la Pergolettese può sfruttare le caratteristiche dei suoi giovani. Nove panchinari su dieci sono infatti nati negli anni 2000. Unica eccezione? Mazzarani, classe 1989. Tuttavia, l’esempio più evidente di quanto sia importante lasciar spazio alle promesse è senz’altro la Juventus Next Gen. Da Miretti a Soulé, la qualità supera l’anno di nascita. E Brambilla, sempre nella 22^ giornata di campionato, lo ha dimostrato ancora una volta. In campo senza nessun fuoriquota tra i primi undici. Soltanto la spinta di quell’uragano che è acceso in un ragazzo che vuole costruire la propria vita attorno ad un pallone. L’inizio di un percorso. Nel match contro il Padova la Juventus gioca con una formazione che ha 20 anni di età media. L’età è solo un numero. Barbieri, Barrenechea, Compagnon. Ragazzi che hanno la possibilità di crescere e poter correre sui campi più importanti d’Italia. La parola d’ordine? Personalità. La palla sempre a contatto con il piede per disegnare il percorso. Tutto parte dalla Serie C.