Tra famiglia, Grecia e De Zerbi: viaggio alla scoperta di Mercati, motore dell’Union Brescia

Alessandro Mercati, centrocampista dell'Union Brescia (Credits: Union Brescia)
Un passato al Sassuolo, gli allenamenti con De Zerbi e l’esperienza in Grecia: Alessandro Mercati, centrocampista dell’Union Brescia, si racconta ai nostri microfoni
Il nostro viaggio inizia a Castelnovo ne’ Monti, comune di 10mila abitanti della provincia di Reggio Emilia. Qui tra profumi di Parmigiano e cappelletti nasce nel 2002 Alessandro Mercati, centrocampista dell’Union Brescia (squadra del girone A di Serie C) e protagonista della nostra avventura.
“Mio papà e mio zio hanno sempre giocato a calcio: sono loro che mi hanno trasmesso la passione. Anche se all’inizio non mi faceva impazzire l’idea di andare in una scuola calcio ed essere comandato. Avevo paura degli allenatori, volevo mantenere la mia libertà e istintività“, confida ai nostri microfoni Mercati. Che continua: “Mi sono poi sbloccato alla mia prima esperienza all’Atletic Progetto Montagna, nel mio paese. Li ringrazierò per sempre, mi hanno cullato fin dall’inizio“.
Il suo numero di maglia è il 6, quello che indossava lo zio. Lo stile in campo si rifà ai sue due idoli di adolescenza, Vidal e Pogba. Mentre la sua personalità si basa sui valori della famiglia e da una passione viscerale, temi che ritroveremo per tutto il nostro percorso. Ma procediamo con calma, dall’inizio. Da Castelnovo ci spostiamo una cinquantina di chilometri a nord-est. Più precisamente, a Sassuolo: “A 11 anni ho preso la decisione sotto consiglio dei miei genitori di andare al Sassuolo (al loro primo anno in Serie A, ndr). Mi accompagnava sempre mia mamma, anche se preferiva facessi altro, come il nuoto. Un classico delle mamme…“, racconta Mercati.
Le sue figure più importanti sono mamma e papà, assieme alla sorella e allo zio, visto come un fratello maggiore. Sono loro che hanno accompagnato Alessandro per tutto il suo percorso. “Dalle giovanili sono arrivato fino alla Prima Squadra grazie all’allora allenatore Roberto De Zerbi (oggi all’Olympique Marsiglia, ndr) e al direttore Francesco Palmieri.
Poi ho iniziato con la trafila dei prestiti (Montevarchi, Carrarese e Gubbio, ndr), finendo al Kallithea in Serie A greca e quest’anno all’Union Brescia“. Mettetevi comodi: questo è solo l’inizio.
Dal Sassuolo all’Union Brescia: Mercati si racconta
Facciamo un salto temporale fino al 2020, in pieno periodo pandemia. “Il campionato di Serie A era stato fermato per il Covid e si dovevano recuperare le partite in estate, giocando ogni tre giorni. Così è arrivata la chiamata: non me l’aspettavo, non avevo nemmeno 18 anni. Mi sono trovato in spogliatoio con Berardi, Locatelli, Caputo, Obiang, giocatori che per me sono dei campioni. Soprattutto Obiang mi ha aiutato tanto, visto che condividevamo lo stesso ruolo in campo“, spiega Mercati. Anni in cui il Sassuolo stava vivendo un periodo magnifico sotto la guida di Roberto De Zerbi, bresciano doc: “È incredibile, mi ha aperto la mente a livello di gioco e di carisma. È molto simile a me, infatti devo la mia personalità anche a lui. Voglio sempre vincere, non mollo mai: un qualcosa che viene dal mister ma anche da papà“, ci confida il classe 2002.
In seguito ai vari prestiti, arriviamo al 2024. Questa volta ci serve l’aereo per viaggiare da Sassuolo a Kallithea, in Grecia. “Dopo tre anni in Serie C, ho pensato di meritare di più. All’estero sono molto più attenti ai giovani, basta vedere il mercato che fanno le big europee. Anche con le nazionali giovanili dell’Italia arriviamo sempre in fondo, poi molti si perdono. Per questo ho voluto provare qualcosa di nuovo e ho accettato la chiamata del Kallithea, allora in Serie A greca (allenata da Massimo Donati, ndr)”. Un’esperienza formativa, che Alessandro non ha dimenticato: “Abbiamo vinto contro il Paok. Ma anche pareggiato in casa dell’Olympiakos: ricordo che piansi prima di quella partita ripensando a tutti i sacrifici fatti“. Ma la domanda sorge spontanea: perché quella scelta? “La verità è che la Serie C italiana non è seguita all’estero, mentre la Serie A greca sì. Se lì fai bene vieni notato da tutti, mentre qui sali in Serie B. È stato un modo per fare due step subito“, ci confida il giocatore. Avventura che purtroppo non è finita al meglio, con la retrocessione della sua squadra.

Brescia e la vita di tutti i giorni
Riprendiamo l’aereo, si torna in Italia. Questa volta la destinazione è Brescia e l’arrivo è datato 31 agosto 2025, praticamente nelle ultime ore del calciomercato estivo: “Non è stata una trattativa semplice. Il Kallithea, che ringrazio, puntava su di me e per cedermi chiedeva un’alta parte economica. Alla fine mi sono liberato, avevo proposte dalla Grecia e una dall’Union Brescia“, ci spiega Mercati. Che poi continua: “Questa è una società nuova con ambizioni importanti, una tifoseria presente e dove tutti lavorano a un livello che ti permette di rendere al meglio: fattori che mi hanno spinto a venire qui con entusiasmo. Mi sono detto: ‘Vado là perché voglio vincere il campionato e salire in B con loro‘. Queste ambizioni e questa voglia di vincere mi fanno andare al campo pensando solo a dare tutto“.
Ma non solo. Perché anche il gruppo a Brescia sta facendo la differenza: “Non me l’aspettavo. Il livello è altissimo e ci vogliamo tutti bene. Una figura fondamentale è capitan Balestrero, che ha un senso di appartenenza incredibile. Ho legato con Spagnoli, Gori e Cisco. Ritrovato Giani, che era anche lui in Grecia. Ma soprattutto ho legato con Vido“. E proprio con il numero 9 il centrocampista fa coppia nel fantacalcio di squadra: “Abbiamo preso Dybala, Soulé e Berardi. Ma siamo terzultimi, lo facciamo solo per divertirci. Sarebbe bello averlo anche in Serie C…“. Altre passioni? Sicuramente quelle per la musica e per i libri, “utili per apprendere e migliorarti ogni giorno“, ci dice Mercati. Il giocatore ci saluta poi con un messaggio rivolto ai suoi tifosi, ma soprattutto a se stesso: “Il gol all’esordio è stato magico, ma voglio arrivare a 10 tra gol e assist. Per me e perché questo club lo merita. Ringrazio i tifosi e prometto che faremo il massimo per portarli dove meritano“. Da Castelnovo ne’ Monti a Brescia: il viaggio di Mercati è appena iniziato.
