“Come nelle favole”: il vercellese Romairone regala la salvezza alla Pro Vercelli

L’attaccante si regala un pomeriggio da sogno.
Chi almeno una volta quando era bambino non ha sognato di segnare un gol per la squadra della propria città? Alessandro Romairone non solo ci è riuscito ma lo ha fatto nella partita più importante della stagione della sua Pro Vercelli. In occasione della gara di ritorno dei playout con la Pro Patria l’attaccante, vercellese doc, ha realizzato il suo primo gol con la maglia bianconera, il primo tra i professionisti permettendo ai bianconeri di superare i lombardi (1-0) e di raggiungere l’obiettivo salvezza.
La strada verso la permanenza in Serie C si era messa in salita per i piemontesi, usciti sconfitti a Busto Arsizio nel primo round dei playout (1-0): la rete di Ferri aveva messo spalle al muro la Pro Vercelli, costretta a vincere al “Piola” per evitare l’incubo Serie D. Al ritorno nonostante l’altissima posta in palio, le due squadre giocano a viso aperto, con occasioni da una parte e dell’altra. La sfida si sblocca al 44′, proprio a ridosso dell’intervallo: la difesa ospite respinge male un cross dalla sinistra, Romairone si avventa sul pallone e con un destro sul primo palo batte Rovida portando avanti i padroni di casa.
Neanche il tempo di festeggiare e per i bianconeri arriva una doccia gelata: Gianmario Comi, bomber e trascinatore dei piemontesi con ben 17 gol, è costretto al cambio a seguito di un duro scontro testa a testa con Renault. La squadra di Gardano non subisce il contraccolpo psicologico dell’uscita del suo totem offensivo e nella ripresa, con cuore, carattere e sacrificio riesce a resistere agli assalti disperati della Pro Patria. Al triplice è festa per la Pro Vercelli che riesce a mantenere la categoria dopo una stagione sofferta e travagliata.
Eroe inaspettato del pomeriggio bianconero è stato sicuramente Alessandro Romairone che non poteva scegliere momento migliore per sbloccarsi in maglia bianconera, una seconda pelle per lui. Una gioia indescrivibile e una giornata indimenticabile per l’attaccante si è preso sulle spalle la sua Vercelli nel momento del bisogno trascinandola alla permanenza tra i “Pro”.
Il padre Giancarlo, la gavetta in Serie D e il (secondo) ritorno a casa
Alessandro Romairone è figlio d’arte: il padre, Giancarlo è stato un calciatore e ora fa il direttore sportivo e l’osservatore. Inevitabile che anche il piccolo Alessandro potesse avvicinarsi al mondo del calcio. Lo fa a Vercelli, andando in curva con lo stemma della Pro disegnato in faccia, in mezzo alla sua gente, la stessa che lo scorso sabato è esplosa di gioia dopo il suo gol.
Nella capitale europea del riso, oltre al tifo, il giovane Alessandro dà anche i primi calci al pallone. Poi le strade si separano con l’attaccante che passa nel settore giovanile del Sassuolo e del Genoa e poi al Carpi. Nel 2019 il primo ritorno a casa, gli insegnamenti di un certo Alberto Gilardino, e il passo indietro: la scelta di ripartire dalla Serie D per crescere e farsi le ossa. Derthona, San Benedetto, Grosseto, Prato le tappe della sua Odissea. Nello scorso gennaio il ritorno ala sua Itaca: il figliol prodigo è tornato, più maturo, più consapevole, pronto a dare tutto per la sua Pro.

“Mi piacerebbe rimanere. Questa maglia è una seconda pelle”
L’attaccante torna a vestire la maglia bianconera lo scorso 10 gennaio, in occasione della trasferta di Gorgonzola contro la Giana Erminio (1-2). Nei mesi successivi colleziona solo un’altra presenza e quando sembra che ormai la stagione debba concludersi senza particolari gioie, ecco il colpo di scena degno di un Oscar: il gol della Provvidenza, una magia che cambia la storia della Pro e di Romairone. Nel post-partita l’attaccante si presenta in conferenza circondato dai suoi amici, fedeli compagni di un viaggio che non poteva che avere un’unica destinazione: Vercelli.
Nei giorni successivi al magico pomeriggio di sabato l’attaccante è intervenuto ai microfoni di Tuttosport per raccontare tutte le sue emozioni: “Mi piacerebbe rimanere, sin da piccolo sento questa maglia come la mia seconda pelle, dai Pulcini alla prima squadra, dopo gli inizi con la Pro Belvedere, ho esordito in C nel 2019, disputando due campionati, sono tornato a gennaio quando mi ha chiamato il direttore Musumeci chiedendomi di dare una mano in un momento di difficoltà, non ho esitato un istante ad accettare, firmando un contratto di pochi mesi che scade a giugno. Chi mi conosce sa che da sempre metto la Pro davanti a tutto e tutti“. Romairone ha le idee chiarissime: ora che è finalmente tornato a casa vuole provare a togliersi altre grandi soddisfazioni con quella maglia che sognava da bambino.