Dallo Scudetto con l’Empoli Primavera alla Serie C: alla scoperta di Rizza e Rossi

I due giovani giocheranno rispettivamente a Piacenza e San Donato Tavarnelle

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17 Luglio 2022

Redazione - Autore

Livorno. La città che si affaccia sul mare e lo accoglie in ogni sua via con la scacchiera della Terrazza Mascagni. La città di Aldo Montano, Carlo Azeglio Ciampi e Armando Picchi. Sole e vento che si posano sulla costa coperta di scogli. Da Chiellini a Ceccherini e Allegri, tanti personaggi oggi in Serie A sono passati sui campi sorvolati dal salmastro.

Un percorso lungo, che parte dal campo vicino casa con l’ambizione come destinazione. Alessio Rizza e Alessio Rossi, campioni d’Italia con la Primavera dell’Empoli entrambi livornesi, questo lo sanno. Per loro l’ambizione non ha mai avuto un limite. Mettersi in gioco, rischiare e divertirsi. La loro esperienza tra i professionisti prenderà il via a Piacenza ed a San Donato. Squadre diverse, due fattori in comune: Livorno e la Serie C come base di partenza.

Alessio Rizza, la panchina con Andreazzoli e lo Scudetto

Alessio Rizza è nato solamente nel 2003 ma la sua bacheca riservata all’esperienza è già piena di episodi vissuti sul rettangolo verde. Una vita nelle giovanili dell’Empoli. Un sentiero iniziato al fianco di ragazzi che magari non ce l’hanno fatta. Carisma e voglia di arrivare. Così, passano gli anni ma il suo centro sportivo di riferimento rimane sempre quello di Monteboro. Ed un punto di riferimento lo diventerà per le giovanili, dove le sue qualità, proprio assieme a quelle di Alessio Rossi, porteranno i suoi compagni a vincere lo Scudetto del campionato di Primavera con la maglia dell’Empoli.

Dal campo baciato dal salmastro al tetto d’Italia. La Uefa Youth League e le convocazioni continue di Aurelio Andreazzoli sulla panchina della prima squadra in Serie A al fianco di Asllani, Cutrone e Ricci. Personalità da vendere per misurarsi continuamente con il massimo livello. Voglia di apprendere e di crescere. E adesso, la prima stagione lontano dal quella maglia azzurra dell’Empoli. Piacenza aspetta Rizza per dargli la possibilità di misurarsi con il calcio dei grandi per la prima volta. La Serie C come trampolino di lancio. Un passaggio in cui il sogno diventa realtà. Ed Alessio Rizza è pronto a viverlo al massimo.

San Donato Tavarnelle

Alessio Rossi ed il San Donato Tavarnelle

Stesso nome, stessa età, ruolo differente. Alessio Rossi non è un terzino ma un centrocampista. E mentre Rizza correva sulla fascia fornendo assist cross nell’area di rigore, lui amministrava il centrocampo. Una composizione perfetta che ha portato lo Scudetto sulla maglia dell’Empoli. Anche per Rossi, l’identikit è simile a quello di Rizza. Per giocare a livelli in cui il minimo errore viene pagato, l’elemento fondamentale deve essere uno solo: la qualità.

Adesso, un nuovo capitolo. Alessio Rossi come protagonista, il San Donato Tavarnelle al suo primo anno di Serie C come ambientazione circostante ed il primo anno tra i professionisti per un ragazzo cresciuto al fianco di chi il calcio lo pratica come lavoro. Un esordio nell’esordio. Il momento di camminare da soli è arrivato. Una scalata che inizierà il 28 agosto, al primo appuntamento con il nuovo campionato. Per Rossi non sarà un anno come gli altri. Adesso quell’ambizione che lo spingeva a calciare un pallone nel cortile di casa è diventata anche per lui realtà. Da ragazzi si diventa calciatori. Responsabilità sulle spalle dell’esordio tra i professionisti di una città. Il primo passo tra i grandi. Alessio Rossi è pronto ad affrontare la prima tappa del suo cammino. E lo farà con la stessa passione di quando calciava quel pallone in mezzo al cortile.

A cura di Jacopo Morelli