Da Sassuolo alla Serie A: Allegri affronta il suo passato in Coppa Italia

L’allenatore toscano ha vinto il suo primo campionato di Serie C sulla panchina dei neroverdi

10 Febbraio 2022

Filippo De Gradi - Autore

Juventus-Sassuolo, per Massimiliano Allegri, non sarà mai una partita come le altre. Un appuntamento con il passato. Una giornata da album dei ricordi. Fai scorrere le pagine e torni direttamente alla stagione 2007-2008. Il giorno in cui tutto è cominciato. La prima, grande vittoria. L’inizio di un viaggio. Da Sassuolo a Torino, passando per Cagliari e Milano. Dalla C alla A. L’inizio del viaggio che ha cambiato, per sempre, la sua storia.

Allegri a Sassuolo, l’anno della consacrazione

E’ l’estate del 2007 quando Max Allegri viene scelto dal Sassuolo. Dopo qualche esperienza in Serie C, un anno da collaboratore al fianco del suo mentore Giovanni Galeone e una brevissima parentesi a Lecco, l’allenatore toscano approda sulla panchina dei neroverdi. Una scommessa per una piazza piccola ma molto ambiziosa. Tante le incognite. Ma il Sassuolo ci crede. Umile ma con spiccata personalità. Allegri scolpisce il Sassuolo a sua immagine e somiglianza. E in campionato cominciano ad arrivare i primi risultati. La squadra cresce. E, con lei, anche il suo allenatore. Partita dopo partita. Vittoria dopo vittoria. È l’anno della consacrazione. Al termine della stagione il Sassuolo vince il campionato e ottiene la prima storica promozione in Serie B. Non contenti vincono anche la Supercoppa di categoria. Allegri viene eletto miglior allenatore della Serie C. Un’annata di trionfi. L’inizio di una storia che porterà, a distanza di tempo, Allegri e il Sassuolo in Serie A.

In Coppa Italia Allegri ritrova Magnanelli

Allegri a Sassuolo è allenatore e maestro. Max cerca di trasmettere ai suoi giocatori gli insegnamenti appresi nel corso della sua carriera. Un grande professionista dedito al lavoro, ma sempre cercando di instaurare un rapporto. Uomini, prima che calciatori. Consigli e ricordi che i suoi ragazzi non hanno mai dimenticato. Tra quelli allenati da lui a Sassuolo, alcuni sono diventati collaboratori tecnici, come Tarozzi e Piccioni membri dello staff di D’Aversa. Alcuni ancora giocano, come Alberto Pomini, in forza alla Spal. Un giocatore, invece, non ha mai abbandonato la maglia neroverde. Ed è proprio il capitano. Francesco Magnanelli, uno dei pilastri del Sassuolo di Allegri, che ancora gioca con la squadra di Dionisi. Max e Francesco si rincontreranno. Ancora una volta. Uno in campo, l’altro in panchina. Proprio come ai vecchi tempi. Allegri e il Sassuolo. Amici contro.Ricordi indelebili. Destini incrociati.

A cura di Filippo De Gradi