Langella: “Il budget della Juve Stabia era un decimo di quello di Benevento e Avellino”
![](https://www.lacasadic.com/wp-content/uploads/2023/10/Andrea-Langella-presidente-JS-1250x782.jpg)
credit: Juve Stabia
Dopo l’aritmetica promozione, la Juve Stabia si prepara ad affrontare al meglio il finale di stagione. Le ultime tre partite di regular season e la Supercoppa di categoria con Cesena e Mantova prima dell’estate, che porterà con sè il ritorno in Serie B. Il presidente Andrea Langella è tornato a parlare a proposito proprio del campionato vinto, con un’intervista rilasciata a Tuttosport. Di seguito le sue parole.
![](https://www.lacasadic.com/wp-content/uploads/2023/10/presidente-Juve-Stabia-Langella-1250x782.jpg)
Langella: “Il calcio non è matematica”
Quella della Juve Stabia è stata una cavalcata iniziata già da settembre, nonostante a inizio stagione l’unico obiettivo predicato dalla società fosse la salvezza. Dopo il decimo posto dello scorso anno, i gialloblù sono stati, per la costanza avuta, una rivelazione di questo campionato: “Se penso a quello che spendono club come Benevento e Avellino sicuramente sì, siamo stati la grande sorpresa. Il nostro budget era un decimo del loro. La vittoria è il frutto del lavoro, la resa della busta paga: io ho dato ai miei giocatori quanto promesso e loro me l’hanno restituito sul campo. Poi certo il calcio non è scienza, matematica: ci sono le maglie sudate, la voglia di combattere, di vedere la nostra gente che scende in strada e festeggia. Tutto questo fa la differenza in uno sport dove c’è un pallone che rotola e non è detto che vada dove tu pensi“.
![](https://www.lacasadic.com/wp-content/uploads/2024/04/juve-stabia-squadra-1250x835.jpg)
La scelta di Pagliuca: “Quando lo chiamai era sul trattore”
Il presidente ha raccontato la scelta su Guido Pagliuca in panchina, legata a un aneddoto particolare: “Aveva fatto benissimo alla Lucchese con una squadra di giovani, meno al Siena con giocatori esperti. Benissimo: io volevo proprio costruire una Juve Stabia giovane e sbarazzina. Lo chiamai che era sul trattore, lui è un uomo di campo in tutti i sensi. Mi disse che doveva finire un lavoro e che non appena fosse sceso dal trattore mi avrebbe richiamato. Mi colpì anche quello“.
![](https://www.lacasadic.com/wp-content/uploads/2023/06/Matteo-lovisa-1250x821.jpg)
Oltre che dell’allenatore, il numero uno della Juve Stabia ha voluto parlare anche del ds Matteo Lovisa, un altro volto della promozione: “Avevo già scelto un altro direttore poi mi arriva una telefonata di un amico e mi dice di provare a fare due chiacchiere con questo ragazzo, che aveva già fatto calcio a Pordenone con la famiglia ottenendo la B, ma che voleva mettersi in gioco in un altro ambiente. L’ho incontrato a Ischia dove entrambi stavamo ritirando un premio: gli dissi che avevo già scelto l’allenatore e che non gli avrei rivelato il nome, accettò a scatola chiusa. Vidi in lui la voglia di arrivare, la fame giusta“.