Serie C, le parole di Andreoletti, Gallo e Biancolino

Andreoletti, Gallo e Biancolino, credit LaCasadiC.com
Gli allenatori delle tre squadre che hanno vinto i gironi della Serie C sono intervenuti ad Area C
Eroi di tre città. Dopo la promozione in Serie B, Andreoletti, Gallo e Biancolino sono intervenuti ad Area C per commentare la stagione delle rispettive squadre. Con un fattore in comune: la gioia e l’orgoglio per l’obiettivo raggiunto.
Ma il primo pensiero è andato verso i playoff, iniziati ieri 4 maggio, e che infiammeranno la Serie C per un mese, fino alla finale del 7 giugno: “Sono un terno al lotto“, ha commentato l’allenatore del Padova. Biancolino, invece, si è detto pronto allo spettacolo: “Sono un altro campionato, lungo e difficile. Che vinca il migliore“.
Non poteva mancare un accenno alla possibile favorita: “La Ternana ha una squadra di grandissima qualità”, ha commentato Fabio Gallo. Matteo Andreoletti, invece, ha indicato nel Vicenza la squadra che ha più chances per aggiudicarsi l’ultimo biglietto per la Serie B: “Lo merita per il campionato che ha fatto“.
Secondo l’allenatore dell’Avellino, invece, sarà lotta aperta: “Sarà bello vederlo da casa, è un bel duello. Ci sono tante squadre forti come Vicenza, Cerignola e Ternana“. Chi sarà a festeggiare il 7 giugno? Solo il tempo riuscirà a rispondere a questa domanda.
Andreoletti: “Abbiamo fatto qualcosa di straordinario”
Matteo Andreoletti ha commentato il percorso del Padova: “Siamo stati bravi, i tanti primati ci rendono orgogliosi. Mi sorprende la statistica delle palle inattive, per cui siamo la seconda squadra in Europa, ma sono situazioni in cui escono le qualità dei giocatori. Certifica la qualità di una rosa che ha fatto qualcosa di straordinario“.
Sulle difficoltà nella parte finale della stagione, invece: “Quando c’è stata quella flessione sono venute a galla tutte le pressioni. Siamo riusciti a centrare un obiettivo che la città e la proprietà aspettavano da qualche anno. Sono il secondo più giovane allenatore di Serie C, non ho la presunzione di poter dire il mio calcio. Il nostro compito è quello di mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi. Ho avuto la fortuna di avere una piazza importante e una società molto solida, oltre a un gruppo di ragazzi straordinario “.

Gallo: “Gruppo unico, ecco cosa ha fatto la differenza”
Fabio Gallo ha parlato dei segreti dietro il successo della Virtus Entella: “Nella nostra rosa hanno segnato praticamente tutti, anche senza un bomber. Abbiamo scelto giocatori con determinate caratteristiche, da Castelli a Guiu. Chiaramente speravamo emergesse un bomber, ma abbiamo capito che i centrocampisti avevano tutti determinate caratteristiche d’inserimento. Poi i quinti hanno fatto la differenza“.
L’allenatore dei liguri ha parlato anche di come il gruppo ha vissuto la stagione: “La nostra forza è stata quella di riuscire a far crescere il nostro valore man mano, anche se all’inizio c’erano squadre superiori. Il nostro profilo basso, con giocatori di categoria che abbiamo voluto, unita all’autostima e i risultati, ha fatto sì che diventasse un gruppo unico. L’Entella è una famiglia, con una proprietà straordinaria, con obiettivo quasi primario di fare stare bene i giocatori e i propri dipendenti. È una realtà molto piccola, però ti fa vivere al massimo. Quest’annata è stata fatta grazie a un gruppo di giocatori straordinario, una stagione straordinaria. Siamo stati bravi in un girone complicatissimo“.
Biancolino: “Grazie Avellino, spero di fare sempre meglio”
L’allenatore dell’Avellino, invece, ha raccontato il momento in cui la squadra ha capito di poter raggiungere traguardi importanti: “Dopo Cerignola avevamo la sensazione di poter fare qualcosa di importante, anche se siamo usciti con un pareggio. Abbiamo fatto un campionato a rincorrere sempre, la forza del gruppo ci ha spinto ad arrivare all’obiettivo tanto atteso da tutti“.
Da parte di Biancolino, non poteva mancare una dedica a quei colori che hanno cambiato la sua carriera: “Mi ha dato la possibilità di farmi conoscere da giocatore, ho vinto quattro campionati. Il penultimo da allenatore della Primavera, e quest’anno come Prima Squadra andare all’obiettivo era la cosa più importante. È quello che ho sempre voluto, Avellino è un pezzo di cuore. Spero di fare sempre meglio, era il mio primo obiettivo: fare felice questa gente che ha sofferto tanto negli ultimi anni. La società ha sempre investito tanto, volevo portare questo entusiasmo. Da calciatore non pensavi a tante altre cose, io pensavo solo a fare gol. Da quest’altra parte vedi che ci stanno tanti pensieri, problemi da risolvere. Vincere da allenatore è più bello. Questa è la sesta promozione che faccio con l’Avellino“.

La Supercoppa
Il pensiero dopo i festeggiamenti va ora alla Supercoppa: “Va goduta, giochiamo in contesti di festa“- ha commentato Andreoletti– “Tutte le squadre hanno fatto un percorso bellissimo“. Festeggiamenti che per la Virtus Entella durano da diverse settimane: “Noi è quattro settimane che stiamo rincorrendo un minimo di sobrietà, realtà diverse ma all’interno del gruppo la gioia è la stessa. Mantenere una qualità nell’allenamento è difficile, ma quando c’è un trofeo in palio bisogna onorare la maglia che indossi e provare a vincere. Tutti vogliamo farlo, ognuno con le proprie caratteristiche“.
Ad aprire la Supercoppa ci ha pensato l’Avellino, uscito sconfitto contro il Padova nella partita inaugurale: “La Supercoppa si affronta sempre con lo stimolo di far bene, fai fatica a mantenere la concentrazione alta. L’importante era vincere il campionato“.