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Il Perugia rinasce: la cura Tedesco e l’uomo squadra Angella

Gabriele Angella, Perugia (Credit_ IMAGO) _ www.lacasadic.com

Gabriele Angella, Perugia (Credit_ IMAGO) _ www.lacasadic.com

Sono 5 i risultati utili consecutivi degli umbri, con l’ultima vittoria arrivata grazie all’esperto difensore.

Nel posticipo di lunedì 24 novembre valido per il 15° turno di Serie C, il Perugia ha superato per 2-1 la Vis Pesaro aggiudicandosi il match e ottenendo il quinto risultato utile consecutivo. Una vittoria fondamentale per gli umbri che danno continuità all’eccellente momento di forma e si portano così a soli 3 punti dal quindicesimo posto, piazzamento che eviterebbe i playout.

L’eroe di serata per la squadra di Giovanni Tedesco è l’autore del gol del 2-1 che è valso la vittoria perugina: Gabriele Angella. Una grande torsione di testa dal dischetto del rigore che solo un grande colpitore di testa riesce a realizzare. Non a caso, proprio il colpo di testa è il metodo realizzativo migliore di Angella: dei 25 gol segnati in carriera, ben 16 il centrale classe ’89 li ha segnati in questa maniera.

Un gol non casuale segnato da un vero e proprio veterano per la categoria, con un curriculum che ha bisogno di poche presentazioni. Oltre alle 122 presenze in Serie B e alle 48 in A, Angella ha collezionato anche 92 presenze in Championship, con le maglie di QPR e soprattutto Watford. Un viaggio oltremanica vissuto da assoluto protagonista  per tre stagioni, dove il difensore ha realizzato addirittura 11 gol e fornito 8 assist in 92 presenze.

Ad inizio stagione qualche panchina era arrivata per il calciatore originario di Firenze, ma dall’arrivo di Tedesco non ci sono più stati dubbi: fascia da capitano ritrovata (dopo che era stata assegnata al giovane centrocampista Giunti), perno inamovibile della difesa a quattro al fianco di Davide Riccardi e sempre in campo, per tutti i 90 minuti.

Dalla possibilità di smettere a colonna portante di un ritrovato Perugia

E pensare che lo stesso Gabriele Angella era stato vicino a dire addio al calcio proprio questa estate. Si vociferava per lui di un ruolo proprio nella dirigenza del Perugia che avrebbe sancito l’addio al calcio giocato dopo 6 stagioni e 122 presenze tra Serie B e C con i biancorossi.

Tutto smentito e un’altra volta insieme, per la settima stagione consecutiva, che fa di questo giocatore una vera bandiera del club (proprio il Perugia è la squadra con cui in carriera Angella vanta più presenze). Da un inizio di stagione alquanto negativo, dove le aspettative di tutto il mondo perugino erano diverse, ad una compattezza e uno spirito di squadra ritrovato, grazie anche all’esperienza e alla solidità del classe ’89 che ha deciso di sposare la causa del Perugia per un altro campionato.

Un Perugia ritrovato nel segno della sua bandiera: Giovanni Tedesco

Il periodo eccellente del Perugia e la grande condizione di alcuni singoli ritrovata, tra tutti il sopra citato Angella, porta un nome e un cognome: Giovanni Tedesco. Dall’arrivo dell’allenatore palermitano, infatti, la squadra ha trovato un filotto di ben 5 risultati utili consecutivi: tre pareggi, anche con formazioni molto quotate come la capolista Arezzo, e due vittorie, nell’ultimo turno proprio contro la Vis Pesaro e all’esordio sulla panchina del Perugia nel 2-0 che è valso la vittoria sul Livorno.

Un allenatore che ha riportato la fame e il giusto atteggiamento in una squadra che sembrava, dal punto di vista emotivo, totalmente persa. Il secondo tempo contro la Vis Pesaro ne è la prova. Una seconda frazione giocata all’arrembaggio dagli uomini di Tedesco, scesi in campo dopo l’intervallo con un obiettivo chiaro che si leggeva negli occhi dei giocatori: riprendere e vincere questa partita a ogni costo. Un atteggiamento che dalle parti del “Renato Curi” non si vedeva da tempo e che si deve alla mentalità riportata dal suo allenatore che, anche per il suo passato da giocatore con la maglia biancorossa, sa come si ottengono grandi risultati in terra umbra.