Antenucci e la seconda giovinezza a Bari: “No time for losers”

17 centri stagionali per l'attaccante, pronto a sfidare il bunker Sudtirol

28 Aprile 2022

Luca Guerra - Autore

Una seconda giovinezza: è quella che Mirco Antenucci sta vivendo a Bari. Già, perché le 17 reti realizzate dal numero 7 biancorosso (due di queste sono arrivate contro il Catania e quindi non varranno per le statistiche, stante l’esclusione del club etneo) gli sono valse la freccia sul sorpasso sulla stagione precedente, quando tra campionato e Coppa le marcature furono 15. A cambiare inoltre è il peso specifico di questi gol: l’anno scorso non servirono ad andare oltre il primo turno della fase nazionale dei playoff, quest’anno invece hanno firmato il salto di categoria con tre giornate di anticipo.

Antenucci e il Bari: tra chilometri e gol

“I ‘vecchietti’ ci hanno dato risultati eccezionali, nessuno ha corso più di noi. In pochissimi ci hanno messo sotto. Antenucci per i parametri di lavoro e i risultati ottenuti, ha avuto una performance elevatissima. Ha avuto un rendimento eccezionale per l’età che ha”. Parola di Giorgio D’Urbano, preparatore atletico del Bari. Testimonianza di un lupo affamato e in forma. Quello di Roccavivara, come Antenucci è noto sui campi. La stagione 2021/22 sarà per lui quella del superamento dello scoglio dei 200 gol in carriera e dei 50 con il Bari. Pesanti, decisivi. Non a caso il sigillo sulla promozione, il 3 aprile a Latina, è stato il suo.

E dire che l’alba della stagione per l’attaccante non era stata semplice. Un gol nelle prime cinque giornate, un rigore sbagliato nell’1-1 contro la Paganese e tre panchine di fila. A metà ottobre, il “click” che riavvia l’annata: gol al Campobasso, non banale per un molisano doc, per una trafila che non si è più interrotta. Ogni volta che in campo ha fatto gol, il Bari ha vinto in 12 occasioni, lasciando per strada solo due pareggi. Antenucci è l’ipoteca sulla promozione in B che la squadra allenata da Michele Mignani ormai ha abbondantemente celebrato. I semafori biancorossi lampeggiano sulla vetta del gruppo C di Serie C e una buona fetta di merito va all’esperto attaccante molisano. Che ha festeggiato citando i Queen, suo gruppo preferito: “No time for losers ‘cause we are the Champions”.

Prossima prova, il Sudtirol

A campionato finito, per il Bari è tempo di misurarsi con la Supercoppa. E con il Sudtirol, atteso sabato alle 16.30 al San Nicola. Il team allenato da Ivan Javorcic ha infatti una difesa senza eguali in Italia: appena nove le reti al passivo nelle 38 gare del girone A di serie C. Il record ottenuto da Poluzzi, guardiano dei pali con un passato in Puglia nella Fidelis Andria, e compagni ha spazzato via il precedente primato, appartenente al Cagliari campione d’Italia 1969/70 allenato da Manlio Scopigno (11 in 30 partite). Leva motivazionale in più per Antenucci e compagni, che hanno segnato in stagione 52 gol – meglio hanno fatto solo Palermo, Foggia e Catanzaro – ma nelle ultime sette partite di campionato hanno segnato con il contagocce. Sono 4 i centri realizzati e il Bari non segna più di una rete a partita dal 13 marzo, data del 2-1 sul campo del Catanzaro.

Bari Serie B

Ritiro a Roccaraso?

Intanto il Bari guarda già alla Serie B che verrà: il ritiro estivo, con start nella prima decade di luglio, potrebbe svolgersi a Roccaraso, in Abruzzo. Tra i tanti ospiti e autorità presenti domenica scorsa al San Nicola in occasione della festa promozione c’era anche il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato. Sullo sfondo ci sono possibili accordi commerciali con la notissima località turistica, molto apprezzata dai baresi.