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Guarda chi si rivede: incontro speciale in aeroporto tra Antenucci e Di Cesare

“Incontri speciali”. Categoria a cui appartiene di diritto l’amarcord in aeroporto tra l’ex attaccante del Bari Mirco Antenucci e il capitano biancorosso Valerio Di Cesare, compagni di squadra fino allo scorso giugno e grandi amici fuori dal campo. I due si sono incrociati di rientro dalle partite giocate domenica 29 ottobre- la trasferta vittoriosa di Brescia per il Bari, quella pareggiata in Sardegna contro la Torres per il “lupo di Roccavivara” oggi alla Spal. Un momento celebrato su Instagram dallo stesso Antenucci.

Antenucci-Di Cesare e gli anni in maglia Bari

Dopo aver condiviso lo spogliatoio nel Torino promosso in A tra il 2011 e il 2012, nelle ultime quattro stagioni Antenucci e Di Cesare sono stati due dei protagonisti principali della rinascita del Bari, con la conquista della serie B nel 2022 e la promozione in serie A sfumata nei minuti di recupero della finale playoff dello scorso anno. Fuori dal campo sono due grandissimi amici, come raccontato dal capitano biancorosso ai microfoni de LacasadiC durante il ritiro precampionato: “Il ritiro senza Antenucci? L’ho sofferto veramente tanto e non pensavo che sarebbe stato così. Mi manca tanto dentro lo spogliatoio, alzare lo sguardo e non vederlo più mi fa male. Abbiamo vissuto insieme quattro anni stupendi ma il calcio è questo: bisogna andare avanti, lui deve raggiungere i suoi obiettivi e io i miei”.


Prima di comunicare l’addio alla società pugliese, i due avevano trascorso insieme le vacanze nei giorni della riflessione sul futuro, a testimonianza del rapporto che lega i due ex compagni: “Ho scelto di concludere la mia esperienza al Bari – le parole Antenucci in un’intervista a GianlucaDiMarzio.com – quest’estate mentre ero in vacanza con Di Cesare e le nostre famiglie. Ho chiesto scusa a Valerio quando ci siamo salutati, piangendo come bambini, gli ho fatto passare cinque giorni di inferno. Valerio è un fratello – continua il centravanti della Spal- al di là del calcio dove ne abbiamo vissute tante. Siamo stati criticati anche perché ci siamo presi più responsabilità di quelle che avevamo: è un ragazzo speciale, un simbolo di questo club e spero che quest’anno riesca a raggiungere l’obiettivo che si è prefissato e che rimanga a giocare e lavorare con il Bari anche quando avrà smesso. Per lui penso di essere stato lo stesso. Un confidente, un amico, ha una stima in me enorme come calciatore. Se questa esperienza è durata quattro anni il 60-70% è merito suo”.

Da colleghi di campo a colleghi di scrivania?


Una grande amicizia nata grazie ad uno sport, il calcio, che rappresenta il presente e soprattutto il futuro dei due veterani: nonostante siano ancora giocatori in attività infatti, Antenucci (39 anni) e Di Cesare (40) stanno già pensando al momento in cui appenderanno gli scarpini al chiodo, avendo entrambi ottenuto l’abilitazione alla qualifica di direttore sportivo nell’aprile 2023. Da colleghi di campo a colleghi di scrivania il passo potrebbe essere davvero breve…

A cura di Santo Romeo

Redazione

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