Arezzo, Bucchi: “Pattarello? Mi sono arrabbiato, ma è giusto che paghi”

Cristian Bucchi in conferenza stampa
Impegno casalingo per l’Arezzo capolista del girone B: le parole di Bucchi in vista del match contro il Gubbio.
Per testare le ambizioni dell’Arezzo che svetta in cima alla classifica del girone B, c’è il Gubbio di Mimmo Di Carlo sul cammino della squadra allenata da Bucchi.
La partita, una degli anticipi del venerdì, promette spettacolo con l’allenatore dei toscani che alla vigilia, ha parlato in conferenza stampa: “Affrontiamo una squadra ben assortita con un allenatore esperto, che sa fare tante partite dentro i 90 minuti. Dovremo essere bravi a pareggiare il loro livello agonistico e trovare soluzioni di gioco efficaci.
Non avrò a disposizione Arena e Dezi, mentre De Col, Ravasio e Renzi sono recuperati anche se non al 100% della forma. Non ci sarà nemmeno Pattarello per squalifica, mi tengo varie opzioni fino a domani per sostituirlo: in quel ruolo può giocare Varela oppure Dell’Aquila oppure Perrotta.
Fare fronte alle difficoltà è fondamentale per coltivare ambizioni e il campionato lo vincerà la squadra più brava sotto questo aspetto. Io dico sempre ai ragazzi che a ogni azione dev’esserci una reazione, quindi mi aspetto tanto“.
Bucchi: “Ho parlato con Pattarello e…”
Inevitabile anche un commento sull’espulsione di Emiliano Pattarello rimediata nella vittoria esterna col Rimini: “Con Pattarello ho parlato e mi sono arrabbiato. Sta facendo un percorso importante, era un individualista mentre adesso gioca per la squadra. Era stato bravo a non cadere nelle provocazioni, poi a fine partita ha sbagliato ed è giusto che paghi.
Però non mi sono piaciute le accuse che ho sentito nel post gara e posso garantire che nessuno dei miei ragazzi ha infierito sui giocatori del Rimini in riferimento alla loro situazione societaria. Oltretutto sono cose di campo che in campo dovevano restare“.

“Il sostegno dei tifosi è significativo”
E infine: “Nell’ultima gara ho inserito Varela per Cianci perché loro continuavano ad attaccarci alti, c’era spazio dietro i difensori e Momo aveva le caratteristiche giuste per essere incisivo. Se il Rimini si fosse difeso basso, probabilmente avrei lasciato un centravanti dentro l’area”.
E c’è anche tempo su una curiosità, ovvero il motivo per il quale in casa l’Arezzo attacchi sempre verso la Sud nel primo tempo: “Giuro, non lo so. L’ho notata anch’io questa cosa ma non ne ho mai parlato con la squadra. Voglio comunque ringraziare i nostri tifosi: venerdì a Rimini erano tanti e in trasferta il loro sostegno è ancora più significativo“.