Il presidente Manzo: “Se a qualcuno dà fastidio vedere l’Arezzo nelle zone alte della classifica, ce lo dica chiaramente”

Guglielmo Manzo, presidente dell’Arezzo - Screen, lacasadic.com
Le parole del presidente dell’Arezzo in conferenza stampa
Tanto rammarico in casa Arezzo dopo il 3-3 contro il Pineto nel posticipo della 18ª giornata del girone B di Serie C. Nella conferenza stampa post partita, è intervenuto il presidente dei toscani Guglielmo Manzo, arrabbiato per aver subito, oltre due calci di rigore, decisioni arbitrali ritenute da lui discutibili.
“Se a qualcuno dà fastidio vedere l’Arezzo nelle zone alte della classifica, ce lo dica chiaramente e ce ne faremo una ragione – dichiara Manzo -, andando avanti per la nostra strada. Quello che però sta accadendo nelle nostre partite è difficile da accettare. Non parlo di singoli episodi come un rigore non concesso o situazioni isolate, ma di alcune direzioni arbitrali che, nel complesso, risultano davvero incomprensibili“.
La polemica è verso le revisioni al monitor del FVS: “Se un sistema viene introdotto proprio per chiarire ciò che accade in campo, allora certe decisioni diventano difficili da comprendere. Domenica scorsa, a Livorno, ci è stato assegnato un rigore nonostante un fuorigioco evidente di almeno mezzo metro: una situazione che tutti hanno visto. È complicato pensare che, con un monitor a disposizione, non si riesca a rilevare un episodio del genere“.
Manzo continua a non crederci: “La settimana precedente avevo provato a giustificare tutto come un semplice errore umano, ma quanto accaduto con il Pineto va oltre. Il secondo rigore fischiato contro di noi è qualcosa che raramente si vede, nemmeno nei campi di quartiere. E, più in generale, l’intera gestione della gara lascia parecchi interrogativi“.
Arezzo vuole giocarsela alla pari
“Non ho mai chiesto favoritismi e non li chiederò mai – chiarisce Manzo -. Pretendo solo di potermela giocare con equità con chiunque. Rispetto gli avversari e voglio confrontarmi con loro fino all’ultimo minuto, ad armi pari. Quello che non è accettabile è trovarsi costantemente a giocare in condizioni di inferiorità, come se fossimo sempre 12 contro 11. Così non ha senso“.
Il presidente non finirà qui la questione: “Mi farò sentire nelle sedi opportune e dove ho la possibilità di farlo, ma è giusto che tutto il popolo aretino sappia che la società interverrà con decisione dove può intervenire. Non possiamo continuare a essere trattati come se fossimo l’ultima ruota del carro. Chiediamo solo rispetto, lo stesso riservato a tutte le altre squadre, né di più né di meno. Servono arbitri all’altezza di partite importanti e di squadre importanti. In caso contrario, forse è il caso di fare altre scelte. Non voglio essere favorito, ma nemmeno penalizzato“.

Il discorso alla squadra
A fine partita, il discorso alla squadra: “Ho chiesto di tenere alta la testa, perché sono convinto che sabato saremo campioni d’inverno e su questo non ho alcun dubbio. Ma il punto non è questo. In Sardegna (contro la Torres, ndr) andremo a giocarci la partita fino in fondo, con il massimo impegno“.
“Quello che però non riesco ad accettare è vedere 24 giocatori che hanno lottato come leoni costretti a farlo in una situazione di evidente disparità. E non si tratta solo di quanto accaduto oggi. Per tutto il girone d’andata siamo rimasti calmi e sereni, pur subendo diversi episodi sfavorevoli che potrei elencare uno per uno. Abbiamo sempre scelto la strada dell’equilibrio, consapevoli che l’errore fa parte del gioco, continuando a pensare esclusivamente al nostro percorso“, conclude Manzo.
