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Arezzo Perugia: storia di una rivalità antica

80 i chilometri di distanza tra Arezzo da Perugia. Chilometri che dividono due realtà simili per costumi e folklore ma al tempo stesso profondamente diverse. Una rivalità forte. Così forte da meritarsi l’appellativo di derby. Nonostante gli 80 chilometri di distanza e la necessità di superare il confine regionale che raramente, in Italia, è così rarefatto e sfumato. Corsi e ricorsi storici. Questo infiamma le due tifoserie dal 1975 a oggi. Arezzo Perugia: storia di un derby storico nella sua contemporaneità.

11 Maggio 1975: l’inizio della storia

Ci sono rivalità e Rivalità. Arezzo Perugia rientra nella ristretta cerchia di quella con la R maiuscola. Un dualismo iniziato nel Medioevo quando Arezzo si professava decisamente ghibellina e Perugia, al contrario, ferocemente Guelfa. Battaglie che, poco a poco, si sono spostate dai terreni paludosi del Trasimeno al più verde Renato Curi o, come questa sera, allo stadio Città di Arezzo. C’è una data che segna l’inizio della corrosiva rivalità calcistica tra le due squadre: 11 Maggio 1975. Al Santa Giuliana di Perugia, ex stadio nel cuore della città, gli umbri vincono 3 a 2 contro i toscani. E’ un risultato che rompe il tacito accordo tra due squadre che nel corso delle stagioni si erano scambiate reciproche carinerie. Quella partita doveva finire in un altro modo. Il Perugia era in “debito” con l’Arezzo perchè l’allora presidente dei toscani, nella stagione precedente, testimoniò e di fatto salvò i biancorossi dall’accusa di tentativo di illecito e quindi dalla matematica retrocessione.

Eppure, il gol di Scarpa al novantesimo minuto rompe la tregua. Il Perugia alla fine di quella stagione vola in Serie A mentre gli amaranto retrocedono in C. Quel punticino risulterà inutile ai biancorossi che culmineranno la cavalcata con ampio vantaggio sulla seconda mentre peserà come un macigno per gli amaranto che, proprio per quel punticino lasciano la cadetteria dopo sei stagioni. Da quel 11 Maggio del ’75 la partita tra Perugia e Arezzo non sarà più una partita come le altre.

Arezzo Perugia: la partita della gente

Ma il calcio si sa rimette sempre a posto le cose. Magari ci vuole del tempo, spesso decenni ma prima o poi viene a bussare alla porta. E il calcio bussa alla porta del Perugia 11 anni dopo. Siamo ancora in B, sempre a Perugia, stavolta al Curi. E’ il 15 Giugno 1986 e questa volta serve al Perugia quel punticino per salvarsi. Invece, ecco servita la vendetta. I gol di Ugolotti e Facchini firmano il 2 a 0 dei toscani e la retrocessione dei biancorossi. Il calcio ha, ancora una volta, manifestato tutta la sua incredibile potenza narrativa. Una potenza che in questa rivalità ha proposto una valanga di aneddoti e storie da raccontare a qualche fortunato nipote o a qualche amico seduto al bar. Questa è una partita della gente. Una rivalità quasi inventata ma diventata storica realtà.

Arezzo Perugia oggi: il peso specifico del derby

Stasera la palla passa al campo. Il derby di stasera in scena allo stadio Città di Arezzo vale tantissimo per entrambe. Dopo una settimana caratterizzata, come sempre, da polemiche e pre-tattica è finalmente arrivato il momento della sentenza del campo. Il Perugia di Baldini deve assolutamente vincere per accorciare sul duo di testa CesenaTorres. Entrambe si sono annullate nel big match del Manuzzi. Vincere per rosicchiare due punti alla capolista e sigillare il terzo posto: è questa la missione di Baldini per allontanare le critiche arrivate dopo le ultime prestazioni da luna park. L’allenatore dei biancorossi ritrova tutti e l’infermeria è finalmente svuotata. La stessa necessità di fare punti ce l’ha l’Arezzo ma per obiettivi diversi. I ragazzi di Indiani, ex della gara, devono vincere per allontanarsi da una pericolosa situazione di classifica che non permette alla piazza di fare sogni troppo tranquilli. C’è tangibile pressione per un derby che torna in scena dopo due anni e mezzo.

Redazione

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