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“Il cuore prima dei numeri”: Arleo e la prima vittoria da (nuovo) allenatore del Potenza

“Dobbiamo ripartire da qui: non eravamo dei brocchi prima, non siamo dei campioni ora. Voglio umiltà e chi non la dimostrerà troverà me a sbarrargli la strada di fronte. Voglio una squadra di assatanati”. Il copyright è di Pasquale Arleo. Potentino doc che dopo 13 anni ha deciso di lasciare il settore giovanile e accettare la chiamata del suo Potenza. Raccogliendo la sfida di una panchina occupata in stagione da Fabio Gallo prima e Bruno Trocini poi. Con i primi frutti: nel recupero della 21^ giornata ha riportato la squadra rossoblù alla vittoria nel 2-1 al Foggia, cancellando una serie di cinque sconfitte di fila e un filotto di 10 partite senza vittorie. Il suo manifesto a fine partita è stato inequivocabile. “Tre punti “contro una squadra costruita per il vertice – sorride – abbiamo condotto in porto una vittoria difficilissima”.

La dedica per Caiata

Tre punti con dedica: “Per il presidente Salvatore Caiata” è il messaggio di Arleo. Che è tornato sulla panchina del Potenza dopo la stagione 2007/08. Ha ritrovato una squadra ultima nel girone C di Serie C a pari punti con la Vibonese e a -6 dalla quota salvezza. Ora l’ultimo posto non è più realtà: è alle spalle di tre punti. Merito anche di un calcio fluido, senza un modulo di riferimento: “Tutti devono saper giocare in tutti i ruoli – è il mantra di Arleo – giocando con lo spirito di chi non molla nemmeno un centimetro”. Parola di chi è tornato sulla panchina della squadra della sua città.

Arleo rilancia il Potenza: c’è la firma di Cuppone

La vittoria come punto di partenza. Di una squadra che ha sì agganciato la Fidelis Andria ma resta a soli 3 punti sull’ultimo posto. I prossimi tre turni possono già rappresentare delle sliding doors. Dopo la trasferta di Francavilla Fontana, sarà tempo di sfidare prima la Vibonese in casa poi la Fidelis ad Andria. Nel motore del Potenza c”è però un…Cuppone in più: si chiama Luigi, fa l’attaccante ed è arrivato dal Cittadella dopo essersi distinto nel girone C già con Monopoli e Casertana. “Ho scelto un tridente dinamico, veloce e alla fine siamo stati premiati – ha spiegato Arleo in riferimento alla scelta di schierarlo con Burzio, anche lui a segno, e Salvemini – Cuppone sa attaccare la profondità come pochi altri, era l’attaccante che ci serviva. Con questo atteggiamento possiamo lottare fino alla fine“. Garanzia di Pasquale Arleo, l’allenatore che mette il cuore prima dei numeri.

Luca Guerra

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