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Ascoli, Curado orgoglio e responsabilità: “Dritti per la nostra strada”

Curado in conferenza stampa

Curado - credit Ascoli Calcio - www.lacasadic.com

Curado, orgoglio e responsabilità: il bianconero analizza la sconfitta con l’Arezzo. Il cuore dell’Ascoli nella voce del capitano

L’amarezza è evidente, ma non scalfisce la convinzione. Curado, capitano dell’Ascoli, si presenta in sala stampa dopo lo 0-2 contro l’Arezzo con lucidità e senso di responsabilità, sottolineando come la squadra avesse preparato la partita consapevole dei punti di forza degli amaranto: “Sapevamo che le loro ripartenze fossero pericolose“, ammette, “ma per l’atteggiamento non possiamo rimproverarci nulla“.

L’Ascoli ha infatti costruito una prestazione intensa, cercando di mantenere equilibrio e aggressività. Curado non nasconde il rammarico per gli spazi concessi, soprattutto contro una squadra che per caratteristiche tende ad abbassarsi per poi ripartire con efficacia. “Alla fine conta essere concreti, e loro lo sono stati“, riconosce con sportività.

Da leader riconosciuto del gruppo, il difensore argentino si concentra anche sul percorso di crescita dei bianconeri. “Servirà maggiore cura nei dettagli e più precisione negli ultimi metri“, aggiunge, consapevole che la differenza nella parte alta della classifica spesso passa da episodi, letture e qualità nelle zone decisive del campo.

Nonostante il risultato, Curado ribadisce un concetto chiaro: la squadra sta dimostrando identità, compattezza e un forte senso di appartenenza. “Da capitano sono orgoglioso di ciò che stiamo dando. Lo spirito è quello giusto e non cambierà dopo una sconfitta“, conclude con tono fermo.

Il rapporto con il pubblico

Uno dei passaggi più sentiti del commento del capitano è dedicato ai tifosi dell’Ascoli. Curado non usa giri di parole: “Per loro non abbiamo più parole. Ci sostengono sempre, apprezzano il lavoro che facciamo e riconoscono che questa squadra dà tutto“. Un legame profondo, alimentato dal rispetto reciproco e da un ambiente che, anche nelle difficoltà, ha continuato a incitare.

Il capitano riconosce quanto quella spinta sia fondamentale. Per un giocatore, sottolinea, sapere di avere al proprio fianco una tifoseria così coinvolta è “la cosa più bella“. Un patto che resta saldo nonostante la sconfitta e che rappresenta una delle basi del progetto tecnico e umano costruito in questi mesi.

Tribuna Mazzone di Ascoli
Tribuna Mazzone – Credit Ascoli Calcio – www.lacasadic.com

Ascoli, Curado e la strada da seguire

Il distacco dall’Arezzo aumenta, ma Curado non vuole sentir parlare di resa o scoramento. “Andiamo dritti per la nostra strada, oggi più che mai“, ribadisce con decisione. Per lui, i momenti più significativi non si misurano solo nelle vittorie, ma soprattutto nelle reazioni che la squadra riesce a mostrare nelle difficoltà.

Quando si vince è facile“, conclude. “Oggi invece voglio dire che sono fiero di fare parte di questo gruppo: abbiamo capito dove siamo e lo dimostriamo con atteggiamento, spirito di sacrificio e voglia di vincere ogni domenica“. Parole da capitano vero, che trasformano una sconfitta in un’occasione per rafforzare identità e ambizioni.