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Ascoli, Pulcinelli: “Vendo a 1 euro, stiamo cercando qualcuno che possa occuparsi dell’iscrizione”

Massimo Pulcinelli in conferenza stampa

Massimo Pulcinelli - Credit Ascoli Calcio - www.lacasadic.com

Le parole del patron Pulcinelli in merito al futuro del club bianconero. 

Massimo Pulcinelli fa il punto della situazione in casa Ascoli. Tra possibile cessione e questione iscrizione al prossimo campionato, il patron ha trattato infatti diversi temi dopo gli ultimi giorni di ulteriore tensione in città. Nelle settimane precedenti una bomba carta era esplosa nei pressi dell’abitazione del Dg Verdone, ora le voci sempre più ricorrenti sull’arrivo di nuovi acquirenti.

Il patron ha ammesso che alcune trattative si trovino attualmente  in fase avanzata, ma la deadline è fissata per la fine di questo mese. Il 6 giugno prossimo ci sarà da adempiere all’iscrizione al prossimo campionato.

Entrando un po’ più nei dettagli di queste trattative, Pulcinelli ha precisato così ai microfoni di youtvrs.it: “Stiamo cercando qualcuno che possa occuparsi dell’ultima scadenza del 6 giugno (che ammonta a circa 1 milione), dell’iscrizione e della fidejussione di 700mila euro. Puntiamo a vendere entro la fine del mese, ma solo a qualcuno che abbia la giusta capacità patrimoniale”.

Rispetto ai possibili acquirenti, l’imprenditore preferisce invece non fare nomi: “La riservatezza è fondamentale per non far saltare ogni affare.” Ha poi aggiunto: “Lo stesso ragionamento è valso anche per ogni calciatore trattato e poi ingaggiato durante questi sette anni. L’offerta vera l’ho ricevuta solo da due persone che non rivelo, spero di potervi dare presto buone notizie. Si tratta sia di gruppi italiani sia di fondi. Ma vorrei rispettare la deadline di fine maggio. Io conto al 99,9% di non dover scegliere allenatore e direttore sportivo anche perché non ne ho nessuna idea”.

La volontà della proprietà attuale, intanto, è ferma e chiara: “Vado via a costo di pagare tutti i debiti, sicuramente non mi occuperò della squadra il prossimo anno. Sono veramente stanco: oltre agli investimenti fatti a livello patrimoniale, c’è l’aspetto emozionale, di energie fisiche. Non ne ho più da destinare a questo segmento della mia vita e di conseguenza voglio ritirarmi. Venderò l’Ascoli a 1 euro”.

Ascoli, Pulcinelli: “Ultras? Creano problemi, Verdone dovrà ad andare via dalla città”

La situazione si è resa ancora più pesante per via dei continui scontri con una parte della tifoseria, in ampio contrasto con proprietà e dirigenza da ormai diversi tempo. Durissime le parole di Pulcinelli sull’argomento: “Gli ultras in generale per me sono soggetti inutili che creano soltanto problemi, anche legali. C’è un approccio tendenzialmente delinquenziale che non riguarda assolutamente i miei valori e quello che faccio nella mia vita. Non voglio averci a che fare”.

Il discorso del patron si sposta poi sulla bomba carta esplosa nei pressi dell’abitazione del Dg Domenico Verdone: “Non ho parole. Ufficializzo il mio odio per questa gente. Ciò che è successo ad Ascoli per la retrocessione non è successo nemmeno a Genova per la Sampdoria. La mia è una denuncia. Ora Verdone deve per forza andarsene dalla città”.

Tifosi Ascoli credi Ascoli/www.LacasadiC.com
Tifosi Ascoli credi Ascoli/www.LacasadiC.com

“Quando sono arrivato c’erano 12 milioni di euro di debiti”

Le riflessioni si sono poi spostate sulla situazione economica della società: Fino a un mese fa c’erano poco più di 8,1 milioni di debito con circa 1.2/1.3 milioni di attivo. Alla differenza  bisogna togliere almeno un milione, che mi sto accollando per cedere. Sui giornali circolano cifre errate rispetto ai debiti, in nessuna delle cento squadre professionistiche in Italia vedo questa gogna mediatica”.

Conclude: “Dobbiamo ritornare a capire l’oggetto del contendere: il calcio, lo sport. Dovremmo accettare di perdere, dovremmo essere felici di vincere. Io spero che chi verrà dopo di me abbia la forza e il carisma di cambiare il modo in cui qui ad Ascoli viene vissuto il calcio. Deve essere riportato in una logica di spettacolo. Quando sono arrivato io c’erano circa 12 milioni di euro di debiti”. 

A cura di Francesco Bombelli