Ascoli, il ricordo di Carlo Mazzone a due anni dalla scomparsa

Carlo Mazzone - credit: IMAGO
Il club marchigiano ha voluto ricordare l’allenatore nel secondo anniversario dalla sua scomparsa
Il 19 agosto 2025 segna il secondo anniversario della scomparsa di Carlo Mazzone, “Sor Carletto”, figura leggendaria per Ascoli e per l’intero calcio italiano. Due anni fa, l’intera città marchigiana si era fermata per raccogliere l’ultimo saluto all’allenatore in una chiesa di San Francesco gremita e davanti a una Piazza del Popolo colma di emozione.
Mazzone non era solo un grande allenatore, era un uomo autentico e genuino che ha incarnato valori umani profondi. Per la città di Ascoli era l’allenatore di tutti, capace di unire e far sentire ogni tifoso parte di una famiglia allargata.
La cerimonia funebre fu un evento che coinvolse una città intera. Bandiere, striscioni e cori accolsero il feretro adornato con le maglie di tutte quelle squadre che sono state simbolo della sua carriera, oltre che all’immancabile sciarpa bianconera dell’Ascoli.
La tribuna Est dello stadio Del Luca è stata successivamente intitolata proprio a Mazzone: un tributo alla persona che ha dato tanto alla squadra marchigiana sia come allenatore che come giocatore.
Mazzone, il cuore bianconero in campo
Prima di diventare allenatore, nella sua carriera da giocatore, Carlo Mazzone aveva indossato la maglia dell’Ascoli in Serie C e per ben 9 stagioni, dal 1960 al 1969. In questi anni, Mazzone giocò oltre 200 partite, diventando anche il capitano della squadra.
Nonostante gli zero trofei conquistati, per i tifosi fu sin da subito “uno di loro”. Un giocatore che onorava la maglia con sudore e cuore tanto che il club ricorda ancora quel periodo come uno dei primi capitoli del rapporto indissolubile tra Mazzone e la città. Ancor prima delle imprese da allenatore, Ascoli aveva già trovato in lui un uomo capace di rappresentare l’identità della squadra sia dentro che fuori dal campo.
L’Ascoli di Mazzone: la nascita di un’epopea in panchina
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Carlo Mazzone non lasciò mai davvero l’Ascoli. Nella stagione 1968-1969 il Presidente Costantino Rozzi, gli affidò temporaneamente per due volte la conduzione della squadra: la prima il 24 novembre 1968 al posto di Evaristo Malavasi e, la successiva il 4 maggio 1969 fino alla fine del campionato di Serie C in sostituzione di Guido Capello.
Nel campionato successivo, l’ex Brescia sostituì nella penultima giornata del girone d’andata Alberto Eliani fino al termine della stagione, portando la squadra per la prima volta nella sua storia in testa al campionato e sfiorando la promozione. L’ex Roma seppe anche cogliere tutta l’importanza del derby marchigiano contro la Sambenedettese, raccolto della frase rimasta celebre: “Chi ha giocato questo derby non ha paura di niente”. Un motto che mai come adesso, a due anni dalla sua scomparsa e a pochi giorni dalla vittoria in Coppa Italia che ha assicurato all’Ascoli il terzo derby stagionale risuona più forte nei cuori bianconeri.