Ascoli, Passeri sogna in grande: “Siamo in guerra sportiva, il mio sogno è la Champions League”
Passeri - Credit Ascoli Calcio - www.lacasadic.com
Le dichiarazioni
All’evento della Serie C organizzato nella sede di Sky, il presidente dell’Ascoli, Passeri, si è fermato ai nostri microfoni. Tanti i temi trattati: dalla nuova stagione fino al calore della tifoseria.
Un commento subito sul suo arrivo ad Ascoli: “Diciamo che io sono di mamma ascolano, per cui c’era un momento di difficoltà della società, sono entrato all’ultimo momento e in questo momento stanno dando il massimo che possono dare. Stiamo dando tutto insieme, perché poi io sono un tifoso, un tifoso a scolano, come dire. E’ eccezionale, abbiamo fatto due sold out, solo a parole fondamentalmente, perché noi abbiamo dato risultati eccezionali.
Abbiamo fatto la festa del Picchio, abbiamo riempito tutta la zona, siamo alzati in più di 10.000, qualcosa di eccezionale. Speriamo che dura, speriamo. Sicuramente durerà così, perché i presupporti sono tutti ottimi. Ascoli è una piazza molto particolare, 40.000 persone e 40.000 tifosi. Io sono uno di quelli, stiamo tutti insieme, andiamo in guerra, andiamo a combattere, andiamo a portare a casa risultati sportivi”.
E sul sogno che desidera raggiungere: “Il sogno è quello di andare a giocare in Champions League, il sogno è sempre quello. Non si può portare avanti un’iniziativa senza sognare. Poi è chiaro, facciamo i conti con la realtà. Noi ogni domenica entriamo in campo per vincere, poi vediamo dove arriviamo.
Comunque abbiamo fatto tanto, perché le condizioni non erano facili. Tutti insieme, non io come dirigenza o proprietario. Tutti, tutti gli Ascoli, tutti i tifosi, tutta la stampa, tutte le istituzioni. È un bel viaggio, molto bello”.
A conclusione un messaggio ai tifosi: “Sì, ma no, perché non faccio altro che ringraziarli. Sta diventando anche stucchevole, come posso dire. Comunque sì, grazie, grazie ai tifosi, grazie ai cittadini d’Ascoli”.
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