Verso Ascoli-Sambenedettese, Tomei: “Derby sia esempio di sport per tutti”

Tomei - Credit Ascoli Calcio - www.lacasadic.com
Manca sempre meno al fischio di inizio del derby tra Ascoli e Sambenedettese, in programma domenica 26 ottobre alle 14.30.
L’allenatore dell’Ascoli Tomei si è presentato in conferenza stampa in vista del derby contro l’Ascoli che torna (due nel giro di pochi giorni) a 39 anni di distanza dall’ultima volta: “Pagliai ha avuto un affaticamento, è meno grave di quello che ci aspettavamo, non ci sarà, speriamo di recuperalo prima possibile così come Guiebre, la cui riabilitazione sta andando molto bene, sta guadagnando anche qualche giorno.
In settimana abbiamo lavorato come sempre, serenamente, siamo pronti, come per le altre partite, pur sapendo che è una gara particolare per le tifoserie e per la storia che ha. Per questo rispettiamo l’impegno, ma, a livello matematico, è una partita uguale alle altre, l’aspetto mentale conterà, bisognerà essere molto lucidi e fare in campo quello che prepariamo in settimana.
Ascoli è una piazza che ti dà motivazioni molto forti, è un previlegio lavorare in questo posto. Disputare addirittura tre derby è sempre una grande gioia, uno stimolo in più che ti fa lavorare ancora più duramente, questa piazza merita di stare a certi livelli, qui il calore è molto forte”.
Di seguito, le sue dichiarazioni complete.
Tomei: “La Samb sta facendo bene”
Come detto mancheranno Pagliai e Guiebre: “A sinistra stiamo lavorando su più situazioni, abbiamo calciatori che possono ricoprire quel ruolo, possiamo anche cambiare, vedremo anche a gara in corso”.
E sugli avversari: “Palladini lo conosco, è un grande professionista, molto serio, preparato, dopo questa partita gli auguro il meglio. La Samb è una squadra che sta facendo bene e che può metterti in difficoltà, affronta la categoria in modo concreto, ha giocatori di spessore. In questa sfida ci sono altre motivazioni che possono indurti a dare qualcosa in più, abbiamo massimo rispetto per l’avversario, dovremo fare la nostra partita ed essere molto presenti”.

“Giocare in casa è sempre uno stimolo”
E ancora: “Avere al fianco la nostra gente è molto importante, soprattutto per i ragazzi, ma dobbiamo sapere che fra due giorni sarà tutto il contrario perché andremo da loro. Giocare in casa per noi è sempre un grande stimolo, carica i ragazzi ed è un appoggio che li fa performare di più.
Cercheremo in tutte le altre partite di renderli orgogliosi e felici, li invito a venire allo stadio con famiglie e bambini per godersi la partita perché, non dimentichiamolo, è sempre una partita di calcio, una festa, al di là della rivalità. Per i più piccoli deve essere un esempio di sport, lo sport è meritocratico e inclusivo, oltre ad essere il riflesso della vita: se credi in qualcosa, sei onesto, lavori e ti impegni alla fine ottieni”.
