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Ascoli, Tomei: “Partita bella, intensa, bene così”

Tomei in conferenza stampa

Tomei - Credit Ascoli Calcio - www.lacasadic.com

L’allenatore dell’Ascoli Tomei nella sala stampa del Benelli ha commentato il pareggio con la Vis Pesaro 1-1

Dalla sala stampa del “Benelli”, Tomei apre la sua analisi partendo da una convinzione chiara: Vis Pesaro-Ascoli è stata una partita intensa, vibrante, giocata “a viso aperto” da entrambe le squadre. Una gara che, per ritmo e qualità delle occasioni, ha offerto una lettura limpida, chi voleva i tre punti ha provato davvero a prenderseli. “È stata una partita bella anche da guardare“, sottolinea l’allenatore, consapevole della difficoltà di rimontare in uno stadio dove la Vis sta costruendo una delle sue identità più forti.

L’Ascoli si è trovato a inseguire dopo il diagonale di Vezzoni, e Tomei non nasconde quanto psicologicamente questo abbia pesato: “Andare sotto non è mai facile“. È qui, però, che il tecnico richiama uno dei temi chiave del suo racconto, la lucidità. Secondo Tomei, in questo momento della stagione “anche un episodio può cambiare l’andamento della gara” e per questo servono scelte chiare, testa fredda, letture collettive al millesimo. Una filosofia che la squadra ha mostrato solo a tratti nel primo tempo, per poi recuperare nella ripresa.

La reazione dell’Ascoli emerge con forza nei 45 minuti finali. Tomei non ha dubbi: il contributo di chi è entrato dalla panchina è stato determinante. Oviszach, Palazzino, Corradini, Ndoj autore del gol del pareggio e Bando hanno cambiato passo, ritmo e presenza offensiva: “Sono contento perché ci daranno una grande mano“. E le occasioni lo testimoniano: la traversa di Oviszach, le due parate determinanti di Pozzi, la spinta continua sugli esterni e la lunga serie di calci d’angolo. Situazioni che, secondo Tomei, “in un’altra partita potrebbero incanalare il risultato“.

Se è vero che, come dice il mister, “chi segna la porta a casa“, lo stesso incontro ha raccontato anche i suoi rischi. La Vis ha colpito un palo con Giovannini, legittimando una prova di grande intensità. Tomei riconosce i meriti dei biancorossi che “hanno molta intensità, contro di noi raddoppiano le energie“, ma difende anche la crescita dei suoi. Un secondo tempo più rapido, più verticale, più aggressivo, che ha ristabilito equilibrio e competitività. Una base da cui ripartire.

Ascoli, Tomei e l’autocoscienza bianconera

Tomei dedica parole sincere alla squadra di casa: “La Vis Pesaro è una buonissima squadra e sta facendo molto bene“. L’allenatore bianconero sottolinea come fosse atteso un match così intenso, quasi di frizione continua, dato che il Benelli non perdona cali di ritmo. Una partita preparata con attenzione, consapevoli che l’avversario avrebbe alzato l’asticella delle energie. Una lettura, questa, che conferma quanto Tomei veda nel miglioramento dell’Ascoli anche la capacità di affrontare squadre dalle strutture ben definite.

L’unico vero rammarico di Tomei è la partenza lenta: “Nel primo tempo abbiamo giocato sotto ritmo, siamo stati lenti nella manovra“. Un fatto che ha permesso alla Vis Pesaro di prendere campo e fiducia. L’Ascoli ha rallentato troppo il giro palla e concesso spazi di cui i biancorossi hanno approfittato con continuità. Ma il tecnico apprezza la svolta successiva, l’intensità ritrovata, la profondità, la capacità di entrare nell’area avversaria con insistenza.

Damiani durante una fase di gioco
Damiani – Credit Ascoli Calcio Foto G. Bellini – www.lacasadic.com

Un punto che pesa più delle statistiche

Il pareggio non è semplicemente un risultato, è un indicatore del percorso. Per Tomei, la risposta della squadra conta più di qualunque numero: “Sono contento della reazione dei ragazzi“. Nella ripresa l’Ascoli ha prodotto tanto, costruito molto e mostrato una mentalità da squadra vera. Ed è esattamente ciò che il tecnico vuole consolidare: ritmo, intensità, capacità di leggere gli episodi.

Tomei chiude lo sguardo sulla partita e spalanca quello sul futuro: “Ora ci concentreremo sulla prossima sfida“. È un messaggio chiaro, quasi programmatico, usare questo punto per costruire, non per accontentarsi. Il gruppo sta crescendo, i cambi portano qualità, le occasioni aumentano. La strada è lunga, ma la direzione sembra tracciata.