Atalanta-Foggia e il ritorno al passato. I protagonisti della sfida: da Guidolin a Pizzaballa

Foggia-Messina, la curva dello Zaccheria / Lacasadic
Atalanta Under23 e Foggia si sfidano nell’ottava giornata di Serie C: i protagonisti di questa sfida, da Guidolin a Pizzaballa
Serie C pronta a tornare nuovamente in campo per l’ottava giornata della regular season. Tra le tante sfide in programma in questo primo weekend di ottobre fa capolino, come ricordo per i più veterani, la gara tra Atalanta Under23 e Foggia.
Una “dolce prima volta” per le due squadre, allenate rispettivamente da Delio Rossi e Salvatore Bocchetti, ma che in passato – spostando l’attenzione sulla prima squadra nerazzurra – è stata al centro di numerosi incroci in Serie A.
Parliamo naturalmente di un campionato e di un’Italia totalmente diversi. Basti pensare che l’ultimo storico incontro tra queste due squadre, risalente al 1993-94, ebbe come teatro l’ultima stagione giocata senza i 3 punti. Dopo un anno di prova nei campionati di Serie C1 e C2 infatti, solamente all’alba del 1994-95 anche la massima serie del calcio italiano poté adeguarsi a questa regola già presente da quasi 15 anni in altri top campionati europei.
Il Foggia si prepara dunque a tornare dalle parti di Bergamo, questa volta precisamente a Caravaggio, per incontrare nuovamente quei colori nerazzurri a distanza di 30 anni dall’ultima volta. Eppure, scavando nei precedenti di questa sfida,
1993: l’ultimo Atalanta-Foggia
24 ottobre 1993, questa la data dell’ultima sfida tra l’Atalanta e il Foggia, in terra lombarda. 800km di trasferta che anche oggi, a distanza di così tanto tempo, tornano a rappresentare un primo ostacolo per la squadra di Delio Rossi costretta a viaggiare in treno per Bergamo. Limitandoci però a quell’ultimo precedente tra le due formazioni, già dando un’occhiata al tabellino e ai 22 scesi in campo, possiamo notare qualche piccolo dettaglio. A partire dalla panchina atalantina, sulla quale sedeva un Francesco Guidolin in una delle sue prime esperienze da allenatore e che, qualche anno più tardi, avrebbe regalato al Palermo due storiche qualificazioni nell’allora Coppa UEFA.
E ancora però, sempre tra i nerazzurri, ecco Paolo Montero in veste di giocatore. Anche per lui una delle primissime esperienze in carriera e destinato a incrociare nuovamente il Foggia…però come allenatore. Nella sua breve parentesi con la Juventus Next Gen infatti, la gara dello Zaccheria del 10 novembre 2024 è stata l’ultima con Montero sulla panchina bianconera, prima del ritorno di Massimo Brambilla. Sull’altra parte di campo invece, ad allenare il Foggia c’era il solito Zdenek Zeman: già alla guida dei rossoneri da 5 anni ma alla fine di un ciclo. Al termine di quella stagione infatti, con i pugliesi in grado di chiudere al 9° posto in Serie A, il boemo lascerà per dirigersi verso la capitale, sponda Lazio. Il resto è storia.

1978: l’ultima vittoria in terra lombarda
Ma torniamo nella macchina del tempo e spostiamo l’orologio ancora un po’ più indietro, stavolta al 27 aprile 1978: l’ultima vittoria del Foggia in quel di Bergamo. Davanti a quasi 30mila spettatori, a difendere i pali dei nerazzurri c’era Pierluigi Pizzaballa. Questo cognome vi suona familiare? Ebbene sì, perché si tratta del cugino di Pietro Pizzaballa, il papà del cardinale Pierbattista Pizzaballa considerato, durante l’ultimo conclave, tra i porbabili successori di Francesco. A difendere la porta della Dea troviamo anche Giovanni Vavassori, storico difensore dei nerazzurri con anche esperienze in Napoli e Cagliari. Facendo un breve ritorno ai giorni d’oggi, ecco un altro Vavassori: Dominic, gioiello dell’Atalanta che potrebbe essere tra i protagonisti della gara contro il Foggia. In questo caso però, a differenza di Pizzaballa, nessun rapporto di parentela ma solo omonimia tra i due giocatori che condividono solo l’esperienza in nerazzurro.
Spostiamoci però dal lato foggiano, perché anche qui abbiamo numerosi spunti. A centrocampo, per esempio, ecco un 28enne Luigi Delneri appena tornato al Foggia dopo la parentesi col Novara. Affianco a lui, come compagno di reparto, la leggenda del Milan Nevio Scala, che 9 anni prima aveva conquistato la Coppa dei Campioni al Bernabeu con i rossoneri. Poi, ancora, Maurizio Iorio futuro campione d’Italia con la Roma dell’83 e, sulla panchina, il leggendario Ettore “Hector” Puricelli, verso la fine di una carriera da allenatore che lo vedrà ancora al Foggia dal 1980 al 1984.