Dall’incubo dell’Adriatico al sogno finale con l’Audace Cerignola: Cuppone ritrova Pescara… da avversario

Poco meno di due anni fa una sua rete non bastò a regalare al Pescara la finale playoff. Oggi ritroverà gli abruzzesi da avversario in semifinale.
“Dagli incubi nascono i sogni migliori“, canta Mr Rain in Fiori di Chernobyl ed è più o meno questo che avrà pensato in questi giorni Luigi Cuppone, la sua speranza in vista dell’imminente Final Four tra la “sua” Audace Cerignola e il Pescara.
Il destino ha posto l’attaccante non solo dinanzi al proprio recente passato ma lo ha riportato al momento più “doloroso” della sua avventura in Abruzzo. Era l’8 giugno 2023: il suo Pescara contro un’altra pugliese, il Foggia di Delio Rossi, sembrava ormai pronta ad approdare in finale playoff.
All’Adriatico, al 96′, proprio Luigi Cuppone stava decidendo la sfida di ritorno – l’andata era terminata 2-2. Nel “solito ultimo squillo” di gara di quel Foggia, fu Rizzo, però, a riportare tutto in parità. Al Pescara, poi, non bastò neppure riportarsi avanti nei supplementari. I rossoneri rimontarono ancora con Markic e poi vinsero ai rigori.
Un flashback difficile da dimenticare, rimediabile in un solo modo: battere la squadra con cui quasi due anni fa ha vissuto uno dei momenti peggiori della sua carriera e c0n cui ha vissuto la sua parentesi più importante – 84 presenze e 22 reti. Questo è l’obiettivo di Luigi Cuppone.
Un altro incubo: la rottura del legamento crociato
Dicevamo che dagli incubi nascono i sogni migliori. Una frase che Cuppone non rivolge solo in riferimento alla serata di quasi due anni fa dell’Adriatico. Per lui la stagione 2024/25 è un concentrato di emozioni ma forse il sentimento prevalente è proprio il dolore. L’approdo al Cerignola e l’inizio da star facevano presagire a un’avventura straordinaria: 3 gol in poco più di tre partite e mezzo.
Poi, però, è arrivata la rottura del legamento crociato a frenare il suo percorso per quasi sei mesi. Un incubo, appunto. Per lui e per l’Audace Cerignola, che su di lui aveva effettuato il principale investimento della sessione estiva di calciomercato. Per costruire i “sogni migliori”, però, bisogna saper reagire e in questo i gialloblù e Cuppone sono stati perfetti. Il Cerignola per alcuni tratti del campionato, nonostante la sua assenza, ha stazionato in vetta alla classifica. Luigi, invece, si è preso i suoi tempi ed è rientrato giusto in tempo per giocare al massimo i playoff. Non lasciarsi cadere, anche quando tutto sembra andare storto: questo il precetto che permette alla squadra di Raffaele e all’attaccante di giocarsi, a viso aperto, la possibilità di approdare nell’ultimo atto degli spareggi promozione.
Audace Cerignola, una miriade di ex Pescara
Luigi non è l’unico ex della sfida. Per diversi componenti dell’Audace Cerignola la Final Four contro il Pescara sarà speciale. Su tutti per il direttore sportivo Elio Di Toro, che ha origini abruzzesi, e che con i biancazzurri ha fatto il suo esordio in Serie A.
Ma anche Alessandro Faggioli, cresciuto nel settore giovanile del Pescara, e Lorenzo Paolucci, attualmente out per la rottura del legamento crociato, vivranno sensazioni particolari. Una nidiata di ex per provare a vivere due serate da sogno. Con Luigi in testa a cercare di guidare l’Audace Cerignola: i suoi gol per provare a ribaltare il doloroso ricordo dell’Adriatico.