Saracco e la voglia di (ri)mettersi in gioco: l’Audace Cerignola piazza il colpo tra i pali

Da Torino a Cosenza fino alla salvezza con la Fidelis Andria, la storia del portiere classe '94

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16 Luglio 2022

Redazione - Autore

“La solitudine dei numeri primi”. Il ruolo del portiere è anche questo. Sei lì ‘solo’ tra i pali a cercare di evitare il gol degli avversari. Concentrazione, determinazione e anche il saper aspettare il proprio momento. Questo è anche Umberto Saracco. L’ex Fidelis Andria, è pronto a ‘tuffarsi’ in una nuova avventura. Un triennale per lui all’Audace Cerignola, società neo promossa che ha voglia di stupire in uno dei gironi più infuocati dell’intera Lega Pro.

Alla Fidelis soltanto sei mesi, ma mai così importanti per rimettersi in gioco per il classe ’94. La voglia di giocare lo ha spinto a gennaio ad accettare la corte della squadra pugliese e lasciare Cosenza. In Calabria è arrivato da ragazzo ed è cresciuto fino a diventare uomo. Professionista esemplare. Mai una parola fuori posto, ma sempre lì sul pezzo a lavorare e migliorarsi. In Puglia i suoi guantoni hanno portato la salvezza della squadra ai playout, ora la nuova sfida si chiama Audace Cerignola.

Torino e lo Scudetto sfiorato in Primavera

Nato a Moncalieri e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Torino. Non poteva essere diversamente. In Primavera gioca per tre stagioni e condivide lo spogliatoio con Aramu e Gyasi. Affrontarli in allenamento un buon test per crescere. L’ultima tra i giovani è stata una stagione importante.

La continuità nel giocare e decisivo nella fase finale fino all’ultimo atto. Quello contro il ChievoVerona di Nicolato. Il tricolore è alla portata, ma alla fine è arrivata la beffa per il Torino. La sconfitta ai tempi supplementari ha lasciato l’amaro in bocca a Saracco e compagni. Una sconfitta dura da digerire, ma con la consapevolezza di aver dato tutto. Il calcio giovanile è terminato, quello dei grandi lo attende alla porta ad accoglierlo. L’occasione si chiama Cosenza

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Credit foto: Ufficio Stampa Fidelis Andria

 A Cosenza l’arte del saper aspettare

Le prime stagioni tra i grandi sono difficili. Poche partite, nonostante l’emozione dell’esordio, ma per un portiere non basta. C’è bisogno di giocare, fare minutaggio per crescere ma bisogna anche saper aspettare. Saracco lo sa e in silenzio attende l’occasione. In Calabria intanto mette in bacheca il primo trofeo: la Coppa Italia Serie C con il Cosenza

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La fiducia per il classe ’94 arriva nella stagione 17/18. Dopo la promozione sfiorata l’anno precedente, l’obiettivo è quello di riprovarci. Saracco è confermato e stavolta è lui il designato a partire titolare. L’annata promette bene e il Cosenza arriva ai playoff. Il protagonista manco a dirlo è proprio Saracco. Nove partite e tre clean sheet con la vittoria in finale contro il Siena che vuol dire Serie B. Conquistata, voluta e arrivata al termine di una cavalcata trionfale. Ventidue le presenze in cadetteria per Saracco nei successivi anni prima di salutare la famiglia Cosenza e approdare alla Fidelis Andria.

La salvezza con la Fidelis e la nuova avventura a Cerignola

L’arrivo alla Fidelis Andria segna un nuovo punto zero per Umberto Saracco. La voglia di (ri)mettersi in gioco e ripartire non è da tutti. Gli obiettivi salvezza sono lontani dai suoi soliti canoni, ma la sfida stimola il classe ’94 che non esita. L’arrivo a gennaio e subito protagonista. 

I suoi guantoni hanno dato più di qualche punto alla squadra pugliese, arrivata poi a giocarsi i playout a fine campionato. Sconfitta all’andata, ma è il ritorno che consegna la gioia più grande a Saracco e compagni. Vittoria per 1-0 contro la Paganese, un altro clean sheet per sugellare un traguardo importante. Dalla Puglia alla Puglia, ‘una vita sempre in volo’ ma stavolta la nuova sfida si chiama Audace Cerignola

A cura di Simone Brianti