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Cuore e orgoglio: un grande Cerignola sfiora l’impresa e si arrende solo ai rigori contro il Verona

Il racconto della partita del Monterisi tra occasioni da gol, emozioni e lotteria dei penalty.

Una cosa è certa: da ormai un anno e mezzo a questa parte, eccezion fatta per il solo tonfo esterno di Trapani, all’Audace Cerignola non è mai mancato il giusto atteggiamento nell’affrontare le partite, né gli attributi e lo spirito d’appartenenza. La squadra pugliese ha dimostrato fame, carattere e cattiveria agonistica anche contro un avversario di due categorie superiori quali il Verona, uscendo di fatto a testa alta davanti al proprio pubblico nel match valido per i 32esimi di finale di Coppa Italia.

In un Monterisi infuocato con 3822 spettatori, l’Audace ha offerto una prestazione maiuscola e degna di nota, arrendendosi soltanto nella lotteria dei calci di rigore. Cuore, orgoglio e coraggio hanno contraddistinto la prova dei gialloblù, ma non son bastati per compiere l’impresa e battere per la prima volta nella storia una squadra di Serie A.

“Mi hanno fatto piacere i complimenti di Paolo Zanetti alla mia squadra”: così l’allenatore del Cerignola Vincenzo Maiuri nella conferenza post gara. Un virgolettato eloquente, che sta quindi a testimoniare la bontà del gioco dell’Audace e l’ottima prestazione sfornata senza alcun timore reverenziale.

Proprio quando sembrava tutto finito, è stato il neo entrato Sainz-Maza a far sì che il match si prolungasse ai rigori. Sua la prodezza in pieno recupero al 91′: una gran conclusione dalla distanza che ha sorpreso Montipò e che ha rimesso la situazione in parità dopo la firma iniziale di Bradaric. Sfortunati poi i padroni di casa dagli undici metri: risultano fatali gli errori di Russo e Faggioli, con capitan Serdar quindi glaciale nel trasformare il penalty decisivo per l’Hellas, che passa il turno e si regala così il derby contro il Venezia nei sedicesimi di finale.

Primo tempo equilibrato e con fasi di studio

Senza paura, con carattere e con tanta caparbietà e determinazione. Il Cerignola ha fatto la sua partita e ha deciso di giocarsela vis-à-vis contro un Verona che pure era sceso in campo con alcuni titolari quali Montipò, Nunez, Valentini, Serdar, Frese e Giovane. Primo tempo giocato a viso aperto da parte di entrambe le squadre, che non si nascondono affatto e non disdegnano la fase offensiva, ponendo attenzione allo stesso tempo anche a quella difensiva.

Il primo squillo del match arriva dopo 120 secondi con Giovane sugli sviluppi di un calcio di punizione di Bernede, quindi il doppio tentativo dell’Audace con Cuppone prima e Cretella poi, capaci di trovare entrambi lo specchio della porta. A seguire, Greco viene impegnato sul serio per la prima volta alla mezz’ora, quando Serdar decide di caricare un destro dalla distanza trovando appunto i guantoni del portiere gialloblù. A rispondere è il Cerignola dopo appena 2′ con Coccia, che con un gran destro di controbalzo mette i brividi agli avversari: serve un super intervento di Montipò per far sì che si resti in perfetto equilibrio all’intervallo.

Il Verona aumenta i ritmi, ma è un Cerignola mai domo: servono i rigori per la qualificazione dell’Hellas

Nel secondo tempo, sale in cattedra il Verona, che scende in campo più convinto e con un diverso atteggiamento. Gli uomini di Paolo Zanetti premono infatti sull’acceleratore e provano a chiudere nella propria metà campo l’Audace, che si ritrova in difficoltà ed è chiamata a contenere le manovre dei veneti. Dopo averci provato due volte con Giovane, al terzo tentativo l’Hellas non sbaglia e non perdona: transizione all’altezza della trequarti, palla a Bradaric e destro in buca d’angolo da parte del croato a trafiggere un incolpevole Greco al 55′. Da lì a poco, però, il Cerignola non demorde e prende coraggio a partire dall’ora di gioco in poi. Stavolta la doppia chance capita sui piedi di Emmausso, che prima con un velenoso destro e poi con un colpo di testa sugli sviluppi di una punizione e di un corner di Cretella, impensierisce Montipò costretto a due grandiose parate che evitano il pareggio.

Quel pareggio che viene poi agguantato quando le speranze stavano ormai per affievolirsi del tutto: a Sainz-Maza, entrato nel finale per Moreso, bastano appena 13 minuti per metterla dentro e far esplodere di gioia il Monterisi con una sassata da fuori area che bacia il palo e si insacca in porta. La rete dello spagnolo al 91′ riaccende l’entusiasmo di tutto il popolo gialloblù, prolungando così la gara ai calci di rigore. Dopo le realizzazioni di Kastanos, Cretella e Sarr, il primo è sbagliare è Russo per i padroni di casa. A seguire, il penalty trasformato da Livramento e gli errori di Faggioli e Yellu Santiago. Sainz-Maza tiene in vita il Cerignola col penultimo rigore, ma Serdar spegne qualsiasi tipo di speranza per i pugliesi con la realizzazione decisiva che vale il 2-4 definitivo. A fine gara, l’Audace Cerignola riceve comunque l’abbraccio di tutto il proprio pubblico ed esce dal campo tra gli applausi: impresa sfiorata dai ragazzi di Maiuri, per una grande prestazione che rimarrà nel cuore e negli occhi di tutti i tifosi cerignolani.