Avellino, primo giorno a “porte aperte” tra cori e fischi I VIDEO

Immaginate di prendere una squadra di calcio e dire ai tesserati che l’allenamento odierno sarà sul campo degli acerrimi rivali. E per lo più con tifosi. Il clima sarebbe piuttosto ostile no? Ecco, è quello che è successo nel primo giorno di allenamenti a porte aperte in casa Avellino. Ma con la differenza che lo stadio era il proprio. E pure i tifosi sugli spalti.

Avellino, il primo giorno di “porte aperte”

La società biancoverde, alla vigilia, aveva invitato tutti coloro che sarebbero andati ad assistere ad avere un comportamento civile e all’insegna del rispetto dei valori dello sport . Suggerimento raccolto per metà dai circa cento tifosi presenti nel primo giorno di porte aperte. Un clima per certi tratti surreale, con tutti ( e ripetiamo tutti ) i giocatori e lo staff tecnico presi di mira dai cori, tutt’altro che lusinghieri, provenienti dagli spalti. Una partitella a campo ridotto e poco più nell’ora circa di allenamento della squadra irpina sotto gli occhi di Carmine Gautieri. Certo, la situazione in casa irpina è molto lontana dall’essere considerata tranquilla. Risultati sportivi a parte, è quanto accaduto nei giorni scorsi ad aver agitato ulteriormente le acque.

Non bastasse l’uscita di scena dai playoff per mano del Foggia, il carico da novanta è arrivato già nelle ore successive all’eliminazione. Dalle parole di D’Agostino con le quali, senza troppi giri di parole, definiva “l’annata da schifo” e con giocatori non degni di indossare la maglia irpina, fino alla mossa del club di non “seguire” più i giocatori sui social. Insomma, aria pesante in zona Partenio. La sensazione, è che prima ancora della società, siano i tifosi a volere una autentica rivoluzione in vista della prossima stagione. Nella speranza di non ripetere un campionato simile, definito fallimentare, anche il prossimo anno.