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Avellino, Pazienza: “Per 180 minuti meritavamo la finale, si va fuori non meritando di uscire”

Michele Pazienza in conferenza stampa

L’Avellino è stato eliminato dai playoff di Serie C dal Vicenza di Vecchi. Decisiva è stata la gara di ritorno al Menti

L’Avellino deve arrendersi al Vicenza. Dopo il pareggio nella gara di andata, è stata decisiva la sconfitta per 2-1 al Menti di Vicenza. Si ferma alla Final Four, il sogno Serie B.

La squadra di Pazienza aveva concluso il campionato al secondo posto del girone C con 69 punti. Ha iniziato i playoff al secondo turno della fase nazionale contro il Catania. Una sconfitta nella gara di andata per 1-0 ma decisivo è stato il ritorno: 2-1 e passaggio del turno in quanto testa di serie. Poi il Vicenza nelle Final Four.

Una stagione segnata anche dal cambio in panchina. Da Rastrelli a Pazienza. Molti cambiamenti tra cui il modulo di gioco. Tanti protagonisti a fare la differenza, su tutti Patierno, il capocannoniere della squadra e autore dell’unico gol contro il Vicenza.

L’allenatore commenta così la sconfitta: “Potevamo evitare i gol che abbiamo preso, soprattutto il secondo, molto ingenuo. Peccato perchè per quanto fatto nei 180 minuti meritavamo la finale, si va fuori non meritando di uscire

Avellino, Pazienza: “Il secondo gol, molto ingenuo”

L’allenatore commenta così la prestazione dei suoi giocatori in conferenza stampa post partita: “Il pensiero deve essere globale, bisogna analizzare la gara di oggi (riferimento a domenica 2 giugno). Potevamo evitare i gol che abbiamo preso, soprattutto il secondo, molto ingenuo. Abbiamo creato molte occasioni pericolose, il loro portiere è stato bravo, così come al 97′, quando abbiamo avuto la chance con Patierno e Marconi. Peccato, perché per quanto fatto nei 180 minuti meritavamo la finale, si va fuori non meritando di uscire”.

Pazienza prosegue: “Ma il calcio è così, si deve andare avanti. Credo che la nostra gente abbia visto che abbiamo provato a dare tutto fino alla fine, lottando al massimo. Ovviamente la rabbia e le delusione c’era ma nonostante tutto ci hanno applaudito“. Un commento sul suo futuro: “Parleremo, faremo il punto della situazione, faremo trascorrere qualche giorno e poi ci confronteremo e vedremo il da farsi, vedere cosa si poteva fare meglio o di più“.

Gori esultanza
L’esultanza di Gabriele Gori con l’Avellino

La stagione dell’Avellino

Una stagione non iniziata nel migliore dei modi, ma recuperata anche grazie al cambio in panchina: da Rastelli a Pazienza. Con il nuovo allenatore sono cambiate diverse cose, tra cui il modulo. I campani, infatti, scendevano in campo con un 4-3-1-2 a rombo mentre con Pazienza l’assetto tattico è stato il 3-5-2. Un modulo però che varia a seconda dell’avversario. Molto spesso si è trasformato in un 4-3-3 o in un 3-4-2-1. Al Partenio Lombardi i biancoverdi facevano fatica a vincere, cosa che non si vedeva in trasferta. Una situazione che non si è più palesata dopo la sconfitta contro il Messina. Da quel momento sono state vinte le ultime partite, facendo diventare il Partenio Lombardi il proprio fortino.

20 vittorie, 9 pareggi e 9 sconfitte: 69 punti e secondo posto in classifica alle spalle della Juve Stabia. Sono ben 62 i gol fatti e 29 quelli subiti. Tra i tanti protagonisti spicca il nome di Cosimo Patierno. La punta centrale vince il tutolo di capocannoniere grazie alle 20 reti segnate durante il campionato. Gol importanti anche da parte di Gori, Sgarbi, D’Ausilio e De Cristofaro.