Baldini: “Il pubblico di Palermo è magico. Abbiamo gioito, ma domenica c’è un’altra finale”

Le parole dell’allenatore rosanero

Baldini Palermo
26 Maggio 2022

Redazione - Autore

Il Palermo ha vinto 3-0 in trasferta la gara d’andata della semifinale dei playoff contro la Feralpisalò. I rosanero hanno dominato la sfida e hanno realizzato tre reti con Brunori, Floriano e Soleri (QUI i gol). Una serata magica per i siciliani, che hanno conquistato il ruolo di favorita in vista della gara di ritorno di domenica al Barbera. Nonostante, questo, però, la qualificazione alla finale non è stata ancora raggiunta. Per questo motivo Silvio Baldini, che ha parlato al canale ufficiale della società nel post partita, si è soffermato sul concetto di concentrazione: “I ragazzi sono stati bravissimi, si sono applicati e hanno fatto una grande prestazione. Domenica al Barbera dobbiamo giocare con la stessa fame e voglia senza pensare al risultato. Non dobbiamo farci condizionare dal fatto che abbiamo 3 gol di vantaggio. Bisogna stare concentrati, non possiamo gestire niente. Dobbiamo andare avanti per la nostra strada per essere più forti degli avversari e delle difficoltà. Vogliamo vincere il torneo. Abbiamo gioito negli spogliatoi, ma abbiamo detto di non aver fatto niente. Domenica è un’altra finale”.

Palermo tifosi Barbera

Baldini: “Non possiamo tradire la gente”

Baldini, poi, ha rivolto un pensiero a Massolo, autore di un’altra parata decisiva sul rigore della Feralpi: “E’ un grandissimo portiere. Miracoli è uno specialista e ha fatto una parata difficilissima”. Il Palermo può contare su una tifoseria che ha sempre sostenuto la squadra, anche nei momenti difficili. Per la sfida di domenica, infatti, il Barbera sarà riempito da almeno 28mila persone. Un legame speciale secondo Baldini che spinge i giocatori a dare il massimo: La squadra gioca così perché ha la maglia rosanero. Questa magia viene dal pubblico. Senza quei 35mila tifosi non ci sarebbe tutto questo: ci hanno fatto capire che nonostante i nostri errori ci vogliono bene lo stesso. Contro la Triestina siamo andati sotto, ma ci hanno sostenuto. La differenza con gli altri tifosi è che i nostri non smettono mai di incitarci. Qui c’è una fede che spinge. In settimana ho visto bambini, anziani e donne ballare. In quel momento ho capito che non possiamo arrenderci e tradire la gente. Non è il mio Palermo ma quello dei palermitani. Se dai tutto, la gente ti perdona”.