Bari, Mignani: “Ko Francavilla alle spalle, contro il Catanzaro partita tra big”

L'allenatore biancorosso presenta in conferenza stampa il big match del San Nicola: "Ora dobbiamo far parlare i fatti"

29 Ottobre 2021

Luca Guerra - Autore

L’allenatore del Bari Michele Mignani ha presentato in conferenza stampa il big match contro il Catanzaro, in programma sabato 30 ottobre alle 14 allo stadio San Nicola per la 12^ giornata del girone C di Serie C. Queste le sue parole.

Mignani: “Bari pronto per il Catanzaro, ora parliamo con i fatti”

I tre schiaffi di Francavilla sono alle spalle?
“Le sconfitte fanno male e non devi avere mai l’abitudine alla sconfitta. Non è stata una delle nostre migliori prestazioni e abbiamo lavorato per studiarne i motivi. Ai ragazzi ho ricordato il percorso fatto, con difficoltà, sacrifici, spirito di squadra, di gruppo e di soddisfazioni. La nostra autostima non deve calare per una partita andata male. Domani c’è la possibilità di riconquistarci la pagnotta, come facciamo di settimana in settimana”.


Sette gol incassati nelle ultime quattro partite: otto gol su 10 sono arrivati sulla fascia destra della difesa. State pensando a reinserire in lista De Risio?
“Fino a poco tempo fa qui ci dicevamo che per le occasioni concesse e le possibilità che diamo all’avversario, forse subivamo troppo. Questo era un dato tutto sommato giusto. Nelle ultime partite abbiamo concesso qualcosina in più agli avversari. Resto dell’idea che non sono i reparti e i singoli a costringere a focalizzarsi. Di base è un lavoro di squadra, che ti permette di coprire gli spazi, la palla, stando stretti e stando corti. Non mi va di tornare molto indietro nel tempo ma a Francavilla abbiamo concesso due situazioni sulla nostra destra, così come accaduto contro la Turris. Vanno riconosciuti i meriti degli avversari”.


Come sta Scavone?

“Bene, ha fatto tutta la settimana in gruppo e valuteremo come utilizzarlo”.


Prima prova da grande contro un’altra big. Come avete preparato questa partita?

“Due risultati su tre ci sono quando una partita è decisiva. Dobbiamo cercare di avere la meglio sul Catanzaro e domani in campo vedremo chi è più bravo. Più volte abbiamo affrontato squadre seconde in classifica e più volte non abbiamo pensato ai due risultati su tre. Loro sono forti, competitivi: lo dimostra la classifica dell’anno scorso e quella di quest’anno. Hanno confermato il lavoro fatto e hanno una struttura consolidata. Domani sarà un’altra bella partita, contro una squadra importante. Non dobbiamo ragionare pensando agli avversari”.


Come sta Di Cesare?
“Ha avuto un infortunio serio, piano piano lo sta metabolizzando. Ha capito quello che è successo e sa bene che chi fa questo mestiere è a rischio infortuni: è forte, in gamba, si riprenderà anche da questo. Se e chi inserire in lista? Con la società stiamo facendo delle valutazioni”.


Affrontate una squadra che come voi arriva da un ko? Come si affronta?
“Dobbiamo essere bravi a resettare completamente la partita di domenica. Nell’arco di un campionato di sono partite che nascono storte. La Juventus, per esempio, ha perso contro Empoli e Sassuolo, dove era favorita”.


Come vive l’attesa per questa partita?
“Mi impongo di viverla serenamente. Dobbiamo arrivare lucidi e sereni alla partita, cercando di fare le scelte giuste sia prima che durante la partita”.

Come sta Di Gennaro? A che punto è?

“Lui sta crescendo, ha grande forza di volontà e porta intensità in allenamento. La condizione migliore la trovi giocando ma siamo abbastanza vicini a potergli dare minutaggio”.

Antenucci l’anno scorso è stato decisivo in Bari-Catanzaro?
“Lo scopro oggi, però Antenucci ha fatto gol a talmente tante squadre in carriera che non fa notizia”.


C’è un appello che vuole fare ai tifosi in vista di sabato?
“Negli occhi dei ragazzi ho visto voglia di ripartire e fare le cose nella maniera giusta. Poi dico sempre quella che è la realtà: dalle parole bisogna passare ai fatti. Non c’è bisogno di appelli: si gioca di sabato e in un orario poco comodo, lo sappiamo. In questo senso capisco bene che i numeri sugli spalti hanno tante variabili. Noi sentiamo il loro calore e il loro sostegno e ne siamo felici”.