Bari, c’è un nuovo Antenucci sotto l’albero. Mignani: “Mirco il nostro leader”

L'attaccante è a un gol da quota 200. Nella sua metamorfosi c'è buona parte del primato del Bari

25 Dicembre 2021

Luca Guerra - Autore

L’anno scorso, di questi tempi era in cima agli interrogativi che animavano il Bari. Quest’anno ne è l’uomo copertina. Anzi, il leader, come da investitura del suo allenatore. C’è Mirco Antenucci in vetta all’albero di natale biancorosso. Stella polare di una squadra che si è impadronita alla prima curva del primo posto del girone C di Serie C e non vuole mollare, come il +7 sul Monopoli secondo testimonia. A 37 anni, Antenucci è tornato a correre come un ragazzino. Il gol non l’aveva mai messo da parte. Basta sfogliare il suo curriculum per ricordarsi come il lupo di Roccavivara abbia segnato reti a qualunque latitudine: dalle reti inglesi con la maglia del Leeds al trono di capocannoniere in B con l’Ascoli, dal Torino alla Ternana fino alle 17 reti in due stagioni di A con la Spal. Sono 199 in totale. Rischiavano di essere 200 ma Antenucci ha deciso di cedere il rigore del possibile 2-0 contro il Potenza a D’Errico.

Bari, Antenucci e quella panchina dimenticata

Dopo un primo semestre di 2021 nei marosi della classifica e del fallimento playoff del Bari, Antenucci si è rimesso in discussione. Prima ha accettato di spalmare il suo ingaggio su due stagioni, prolungando il contratto con il Bari fino al 2023. Poi ha accettato di non essere un titolare inamovibile. Le tre panchine tra fine settembre e metà ottobre hanno agito da detonatore nel suo spirito. Il 7 ha accettato, ha lavorato a testa bassa e ha dato l’esempio. “Se in panchina ci va lui, possono andarci tutti” ha ribadito Mignani al gruppo. E Antenucci si è ripreso spazio. A suon di giocate e gol. Da fine ottobre ad oggi sono 8 in 9 partite. Per un totale di 10 centri, che portano a 48 le gioie con il Bari.

I messaggi al gruppo

Quattro reti fino a settembre, 10 negli ultimi quattro mesi. Bastano quasi numeri per sintetizzare il nuovo Antenucci a Bari. Mignani lo sa e non ci rinuncia praticamente più. Nelle ultime nove partite di campionato è uscito dal campo solo due volte e sempre in pieno recupero, a risultato acquisito. “In questo momento è il leader del Bari. Con giocatori così, è più facile per un allenatore gestire il gruppo” ammette l’allenatore. E l’attaccante ricambia, con prestazioni, gol e messaggi alla squadra: come quel ripiegamento di 50 metri per prendere il posto di Ricci in difesa nel recupero di Bari-Potenza.

Messaggi. Quelli affidati anche ai social, dove Antenucci parla da punto di riferimento. Nella sua foto di fine 2021 sul campo c’è il gruppo che si abbraccia. L’unico effetto che rende il singolo un valore. “Chiudiamo quest’anno con un’altra importante vittoria. La strada è ancora lunga ma voglio fare i complimenti a questo grande gruppo che sta crescendo sempre più”.

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Arrivederci al 2022, l’anno in cui il Bari e Antenucci inseguiranno la B a braccetto. “L’unico obiettivo che ho in testa dal giorno del mio arrivo” lo ha sempre definito il lupo. Che ha fame. E guida il branco.