Credits: SSC Bari
Passione. Entusiasmo. Calore. Tre ingredienti che non possono mancare in una piazza e non mancano assolutamente a Bari. Il ritorno in Serie B a distanza di diversi anni ha scaldato ancor di più gli animi tra i tifosi e la risposta dei pugliesi è veramente fuori categoria. Dalla C alla B, il Bari di Mignani sta raccogliendo i frutti di un lavoro importante e minuzioso. Il calore della piazza e del San Nicola sta aiutando come dodicesimo uomo per raccogliere risultati positivi. Bari-Genoa, di questa sera 26 dicembre, non sarà soltanto il posticipo del Boxing Day della Serie B, ma sarà anche una serata di festa e nuovi record.
Dal record contro il Palermo nella regular season del campionato di Lega Pro fino alla sfida contro i rossoblù. Oltre 40 mila i tifosi allo stadio, al momento sono oltre 48 mila circa ma il dato è destinato ad essere aggiornato da qui alle 19, orario in cui chiuderà il botteghino. Il San Nicola da sempre è teatro di grandi palcoscenici, dagli anni d’oro in Serie A fino alla caduta del fallimento in Serie D. L’amore per la propria squadra del cuore non conosce categorie ma senza dubbio i tifosi biancorossi sono da Champions League.
Quella di questa sera è destinata ad essere una partita da segnare negli annali e nei libri storici per quanto riguarda la presenza sugli spalti. Oltre 40 mila tifosi per un match di Serie B non si vede spesso, ma a Bari sono abituati e ci hanno abituato a questi numeri. Dagli oltre 25 mila di Bari-Palermo per festeggiare la promozione dalla C fino ai 38.800 della sfida contro la Ternana del 28 ottobre.
Il 26 dicembre è una data da segnare con il cerchio rosso perché difficilmente in B si vedranno numeri simili, sicuramente è un record per il 2022. Si parla di 48 mila tagliandi già staccati per Bari-Genoa, ma c’è ancora qualche ora per poter superare il numero e arrivare a un dato definitivo.
Gavetta. Spesso le carriere di calciatori e allenatori sono determinate dal lavoro sul campo e dai sacrifici. Partire dal basso per provare ad arrivare in alto. In campo come in panchina è anche questo il destino che lega Mignani e Gilardino. Avversari in un match d’alta quota al San Nicola, ma con un percorso simile prima di arrivare in Serie B. Il destino che lega i due allenatori è il bianconero, quello del Siena.
Una terra Toscana dove entrambi hanno raccolto risultati importanti. Mignani ha sfiorato la promozione nella stagione 2017/18 arrivando secondo nella regular season. L’ex attaccante e campione del Mondo, invece, ha riportato in auge la squadra dopo il fallimento. Una cavalcata importante dalla D fino alla Serie C e poi l’esonero nella passata stagione. Da Siena fino a Bari-Genoa: destini che si incrociano sul prato del San Nicola.
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