Erano in C, oggi spingono il Bari verso la A: gli otto “irrinunciabili” di Mignani

14 Maggio 2023

Luca Guerra - Autore

Nel Bari che ha acquisito la certezza di giocare i playoff di Serie B da terza della classe con 90 minuti di anticipo c’è una forte impronta dello zoccolo duro che 12 mesi fa ha vinto il campionato di Serie C, girone C, ritrovando una categoria che nel capoluogo pugliese mancava da quattro anni. A supportare la tesi c’è il minutaggio concesso da Michele Mignani ai giocatori della sua rosa.

Bari ai playoff di Serie B: il più impiegato l’anno scorso era alla Pro Patria in C

Scorrendo infatti il minutaggio concesso in campionato da Mignani a ognuno dei suoi giocatori, si scopre che nella Top 10 ben otto l’anno scorso erano in Serie C: sei di questi erano già a Bari e sanno come si vince in biancorosso, gli altri due invece lottavano per la salvezza e lo facevano con profitto. Su tutti, Elia Caprile. Il portiere non ha saltato un minuto in campionato, totalizzandone 3510 e diventando il giocatore più impiegato del Bari.

Elia Caprile (ph. Tess Lapedota)

Nella scorsa stagione arrivava undicesimo nel girone A di Serie C con la Pro Patria, oggi è tra i talenti più seguiti del calcio italiano. Era invece nel girone B Leonardo Benedetti: diciassettesimo con l’Imolese, aveva conquistato la permanenza nella categoria con il playout contro la Pistoiese. Oggi è nono per minutaggio concesso (2060′ in campo) e ha giocato da titolare 20 delle ultime 22 partite di campionato.

Ecco chi ha già vinto la C in biancorosso

Tra i calciatori di movimento più impiegati da Mignani c’è invece chi ha deciso di correre più veloce del tempo che passa: capitan Valerio Di Cesare. Sin qui il centrale difensivo, 40 anni il prossimo 23 maggio, ha giocato 2939 minuti saltando appena tre partite di campionato e segnando altrettante reti. Contro la Reggina ha festeggiato la presenze numero 200 in biancorosso – omaggiato anche da una maglia consegnata dal presidente Luigi De Laurentiis – e non ha nessuna voglia di fermarsi. Ha trasmesso il Dna ad altri giocatori presto diventati pilastri del gruppo di Mignani: da Mattia Maita, quarto per minutaggio con 2855′ in campo, a Raffaele Pucino, quinto a quota 2747 minuti in campo e che ora rischia di assistere da spettatore almeno alla semifinale playoff a causa di un problema al ginocchio destro rimediato contro la Reggina.

Ph. Tess Lapedota

Tra i segreti del Bari 2022/23 c’è senza dubbio Walid Cheddira: l’attaccante marocchino ha segnato 16 reti, più del doppio rispetto a quelle realizzate l’anno scorso in Serie C. Ha giocato 2692 minuti ed è sesto nella speciale graduatoria dei giocatori più impiegati. Su questo ruolino incide però l’assenza legata alla partecipazione ai Mondiali 2022 in Qatar con il Marocco, che lo hanno tenuto fuori dai giochi per un mese e mezzo. Sono bastati invece 1821 minuti (e decimo posto nella graduatoria del minutaggio) per segnare nove reti a Mirco Antenucci, che in Serie C era di passaggio e oggi forma con “Walo” la seconda migliore coppia d’attacco della B alle spalle di Lapadula e Pavoletti del Cagliari, oggi a quota 26 in due. Completa l’ottovolante arrivato dalla categoria inferiore Raffaele Maiello: con 2258 minuti in campo, il playmaker 32enne è il settimo giocatore più scelto da Mignani. Su questo dato incidono però squalifiche e infortuni, che lo hanno tenuto fuori dai giochi in 11 occasioni. In soldoni, quando Maiello c’è stato l’allenatore gli ha affidato le chiavi del centrocampo.

Ph. Tess Lapedota

Gli unici due “intrusi” nella Top 10 dei giocatori irrinunciabili, o quasi, per Mignani, sono Francesco Vicari e Michael Folorunsho. Il centrale difensivo ex Spal è terzo per mole di presenze con 2902 minuti in campo, il centrocampista con licenza di offendere – il cui cartellino è di proprietà del Napoli – ha segnato 8 reti in 2172 minuti. Un dato che lo rende un pericolo pubblico per le difese avversarie. Erano in B l’anno scorso e sognano la A con il Bari quest’anno. Un minimo comune denominatore con quello zoccolo duro che arriva dalla C e non sembra avere la minima intenzione di fermarsi.