Home » Cinque gol, bel calcio e secondo posto: ecco come il Benevento ha azzannato la Salernitana

Cinque gol, bel calcio e secondo posto: ecco come il Benevento ha azzannato la Salernitana

Tifosi Benevento-Latina esterna

I tifosi del Benevento

Al “Vigorito” è calcio totale dei giallorossi: derby dominato e granata al tappeto.

Doveva essere un match combattuto e aperto a più epiloghi, si è rivelato ben presto un autentico assolo sportivo. Sì, perché il Benevento ha letteralmente disorientato una Salernitana fin troppo povera di idee e foga, regalandosi una vera e propria notte da sogno. Riscontrabile nei numeri, nella prestazione e nel risultato. Che fa rumore, tanto rumore: al Vigorito, infatti, è 5-1 giallorosso.

Concreto, tangibile, ma particolarmente altisonante in tutta la sua bellezza estetica. Trionfo totale: della testa sopra il fisico, dei muscoli sopra il tocco, della ragione oltre l’istinto. Felino, cannibale, ma controbilanciato (posto giusto, momento giusto) da consapevolezza, tenacia e maturità. Tre prerogative, tre valori, una serata di gala e ghiaccio che vale il calore delle vette più alte. La squadra di Floro Flores, adesso, è seconda in classifica con 32 punti.

E può sommariamente fregiarsi del miglior attacco del girone. Stesso numero, 32: concorde e vincente. Nei suoi codici, nelle sue formule, nell’applicazione delle stesse: quest’oggi, probabilmente, è emersa la miglior versione dei campani. E non di certo in una serata banale. E non di certo in maniera banale. Per aggressività, per verticalità, per capacità di portare dalla propria parte il match. Come? Con il fraseggio paziente, con l’aggressione vorace, con la compattezza dei grandi gruppi: questo e molto altro. Sin dal calcio d’inizio.

Vantaggio dopo 6 minuti, poi qualche attimo di sofferenza e il pari granata, infine il tripudio: quattro giri di bel calcio in rapida successione, la possibilità di acuire il passivo, la nonchalance nella gestione finale. Il resto è storia, consegnata ai libri dal triplice fischio di Madonia. Che fa rumore, tanto rumore…

Lamesta crea, Tumminello concede il bis: i mattatori del Benevento

A stappare il match è stato Edoardo Pierozzi. Giri d’orologio: sei, come detto sopra. Tanto per chiarire subito le proprie intenzioni. Che difatti emergeranno, ferocemente, insieme all’incedere degli eventi. Storia nota, il Benevento prende il largo. E vola sulle ali di un giocatore specifico: quel Davide Lamesta che, nelle ultime tre uscite, ha sempre timbrato il cartellino. Puntuale, come il suo talento senza confini, che arde e divampa quando più serve. Con strappo, presenza, gesti tecnici e fame di arrivare. Anzi, di segnare: ci prova varie volte, riuscirà a bucare Donnarumma al 63′. Suo, il gioco-partita-incontro. Suo, il sigillo del 5-1.

Anteceduto, poco prima, da una doppietta ancor più indicativa. Quella di Marco Tumminello, che fino a questa sera aveva segnato una sola volta (nell’ultima partita di Auteri, per giunta, in casa del Foggia). Contro la Salernitana, invece, ne ha fatti ben due. Da attaccante vero: colpo di testa prima, tap-in poi. Classe ’98, tanta voglia di imporsi. Come fatto a Crotone, del resto: due stagioni, 34 gol. La sua miglior campagna, dopo gli scampoli di Serie A con Roma, Crotone e Atalanta. A curriculum, anche una presenza europea: sempre con la Dea. Dietro, fanno bene tutti: Prisco riordina, Ceresoli sprinta, Maita e Manconi serrano le vie centrali. E Della Morte guida un paio di contropiedi importanti. Prova corale.

tifosi Benevento
I tifosi del Benevento – credit CDC – www.lacasadic.com

Salernitana, ora rifletti: cosa non è andato?

Idealmente, nulla. In casa Salernitana non è andato nulla, proprio nel momento topico del suo girone d’andata. Il risultato acuisce rabbia e dolore, e dovrà per forza di cose generare dibattito sui perché. E sulle soluzioni da adottare per riprendere subito a correre. La squadra di Raffaele è apparsa sotto ritmo, sconnessa e decisamente squadrata nel suo assetto, scendendo in campo con un atteggiamento diverso nel secondo tempo. Poche distese, tanti buchi dietro, una generale sensazione di consistenza che va approfondita.

Eppure, i granata restano al terzo posto: 31 punti, -3 dalla vetta. Anche se le ultime uscite hanno un po’ minato l’idea di gruppo rodato e solido: una sola vittoria nelle ultime cinque, con tre pareggi scarni e un ko pesante. Quello di lunedì 1 dicembre contro il Benevento, nemmeno a dirlo. Imperativo, ripartire. E in fretta.