In stanza con Belotti, ora la rinascita alla Juve Stabia: Bentivegna, un calcio alla sfortuna

L’emozione dell’esordio in Serie A, le grandi stagioni alla Carrarese e la nuova vita alla Juve Stabia. Tra i “compagni di viaggio” più fedeli purtroppo gli infortuni

17 Novembre 2021

Redazione - Autore

Non basta il talento per emergere come calciatore e professionista, spesso bisogna combattere contro il proprio destino che non sempre è a favore. Lo sa bene Accursio Bentivegna attaccante funambolo della Juve Stabia che si sta prendendo il giusto spazio nella rosa gialloblù.

La Primavera e l’emozione del Barbera

Siciliano di Sciacca, la sua adolescenza calcistica è contraddistinta da due colori: il rosa e il nero. Indossa la maglia del Palermo a poco più di 13 anni e sarà difficile toglierla. Diventa ben presto uno dei calciatori più talentuosi delle giovanili fino a sbocciare nella Primavera. Tre stagioni con la seconda linea siciliana e diversi gol pesanti, per far capire sin da subito che non avverte il peso delle partite importanti. Segna contro l’Hellas nei quarti di finale del Torneo di Viareggio del 2014 e, due anni dopo, è decisivo contro la Juventus nel primo turno della fase finale del Campionato Primavera. Tutti episodi che gli permettono, il 31 agosto 2014, di esordire in Serie A. Le gambe tremano e il “teatro” è stracolmo di gente. La prima di Bentivegna è nel suo “Barbera”, qualche minuto nel recupero della sfida con la Sampdoria. Un’emozione difficile da dimenticare.

Bentivegna nel Palermo dei talenti

Quella è l’epoca d’oro del Palermo. Talenti del calibro di Miccoli, Ilicic, Dybala e Vazquez. Difficile non rapire qualche segreto del mestiere da calciatori del genere. Il compagno di stanza era un giovane Belotti che che si affacciava per la prima volta in Serie A. Per Bentivegna, invece, c’è ancora da lavorare. Il Palermo lo cede in prestito in B prima al Como e poi all’Ascoli. Due stagioni nelle quali mette in mostra il suo talento ma ad intermittenza.

L’esperienza alla Carrarese con Baldini

Stagioni fatte di troppi alti e bassi non gli spianano la strada, deve rimboccarsi le maniche e ripartire dalla Serie C. Approda alla Carrarese dove trova Silvio Baldini che lo sposta dalla fascia sinistra a quella destra dando una svolta alla sua carriera. Con i toscani si qualifica per tre stagioni consecutive ai playoff senza provare la gioia della promozione. Una delle reti più importanti è al terzo turno playoff contro il Pisa nel 2018. Quella finalizzazione mette in risalto tutto il suo repertorio. Tecnica nello stretto e conclusione potente sotto la traversa. Il percorso con la Carrarese si interromperà a causa di uno dei tanti problemi fisici che ne hanno limitato la carriera.

credit foto SS Juve Stabia – Antonio Gargiulo

“Bentornato al Sud”

L’attaccante 26enne capisce che è ora di cambiare aria e torna al Sud. Si accasa alla Juve Stabia appena retrocessa dalla Serie B. I presupposti sono dei migliori. In panchina c’è Padalino che ha come marchio di fabbrica un gioco veloce che mette in risalto gli esterni offensivi. Accursio però gioca solo tre partite da titolare e a dicembre passa in prestito all’Imolese dove trova la continuità e tre reti. Al termine della stagione torna in Campania dove ritrova Walter Novellino, conosciuto ai tempi del Palermo. Questa volta la titolarità non è in dubbio, anche col successivo cambio in panchina. Non ha perso il vizio del gol importanti. Finora, in quattordici partite giocate nel girone C, ha siglato tre gol. Tutti decisivi. L’ultimo ha ristabilito la parità nella partita interna con il Monterosi. L’obiettivo? Migliorare le cinque reti segnate in una stagione con la Carrarese e trascinare la Juve Stabia ai playoff.

Finalmente i guai fisici gli stanno dando una tregua e Accursio sta tornando decisivo.

A cura di Raffaele Galasso