Bolsius & Tulli, la strana coppia che fa sorridere la Fidelis Andria

Il primo è capocannoniere, il secondo è stato rilanciato da Doudou

28 Novembre 2022

Luca Guerra - Autore

Uno fino alla scorsa stagione non aveva mai segnato così tanto, l’altro rischiava quasi di dimenticarsi come si fa gol dopo averne realizzati 73 in carriera tra i professionisti. Identikit di Don Bolsius e Giacomo Tulli, firme sulla seconda vittoria di fila della Fidelis Andria nel girone C di Serie C. Sono andati a segno nel 2-0 al Giugliano, risultato che ha permesso al team di Diaw Doudou di scrollarsi di dosso l’etichetta di “ultima della classe”, cucita sulle spalle quasi dall’alba del campionato.

Fidelis Andria, Bolsius e Tulli al comando: così l’olandese è diventato attaccante

Con quattro reti, Bolsius è il miglior marcatore della Fidelis. Piccolo paradosso: fortemente voluto in Puglia dall’ex allenatore biancoazzurro Cudini, che lo aveva avuto a disposizione a Campobasso e lo aveva individuato come uno dei due esterni titolari nel suo 4-3-3 di partenza, si sta consacrando dopo il cambio di guida tecnica. Questione di ruolo, oltre che di una squadra che ha iniziato a girare (sette punti in quattro partite, altrettanti nelle prime 11 di campionato).

Fonte: Fidelis Andria 2018

Doudou ha estremizzato il concetto che il suo predecessore in panchina aveva associato a Bolsius: non più esterno ma attaccante in un reparto a due che non dà riferimenti. E Don è tornato “l’olandese volante”: a segno contro Monopoli, Crotone e Giugliano, toccando quota 4 in classifica marcatori. Mai il 24enne di ‘s-Hertogenbosch aveva segnato così tanto in una sola stagione.

Fonte: Fidelis Andria 2018

Un urlo di gioia e rabbia atteso 554 giorni

Sono quelli attesi da Giacomo Tulli per festeggiare il suo primo gol con la Fidelis Andria. Lo ha realizzato su rigore, nel recupero del match contro il Giugliano. Prendendosi la responsabilità di ricostruire a partire da quel tiro dagli 11 metri il rapporto con una piazza intera. La stessa che lo aveva fischiato a inizio stagione, nella serata di presentazione della squadra, la stessa che si aspettava tanto da lui dal suo arrivo nell’estate 2021.

Le premesse erano quelle di chi aveva appena “giustiziato” il Bari nei playoff con la FeralpiSalò, altra tappa di una carriera da protagonista tra i pro. Ma ad Andria in 25 presenze nella scorsa stagione il 35enne di Fermo non aveva inciso. Quest’anno era partito dietro tutti nelle gerarchie dell’attacco, dopo un’estate da separato in casa. L’esordio in campionato è arrivato domenica scorsa. E quel destro scaricato in rete tra le lacrime è l’icona di un giocatore che vuole dimostrare di poter essere ancora utile alla causa.

Diaw Doudou, allenatore della Fidelis Andria

Sfatare il tabù trasferta

Bolius & Tulli, la “strana coppia” che esalta la Fidelis. I sette punti della gestione Doudou sono arrivati tutti in casa (“Degli Ulivi fortino? Mi piace come definizione” ha ricordato l’allenatore dopo il 2-0 sul Giugliano l’allenatore), l’unica sconfitta, non senza polemiche, è maturata a Crotone. E mercoledì sera sarà trasferta sul campo della Turris. La Fidelis non vince in trasferta da un anno, 28 novembre del 2021 a Messina. Riuscirà a sfatare il tabù?