Cellino: “Mi sento svuotato”. E arriva il comunicato sui fatti di Brescia-Cosenza

Le parole del presidente sul futuro: "Non ho più lo stesso entusiasmo"

cellino brescia
4 Giugno 2023

Redazione - Autore

Il Brescia torna in Serie C dopo oltre trent’anni passati tra A e B. La squadra allenata da Daniele Gastaldello è uscita sconfitta dal doppio confronto con il Cosenza nei playout di Serie B. A pochi minuti dal termine della sfida di ritorno, inoltre, la gara è stata sospesa per l’invasione di campo da parte dei tifosi biancazzurri e il lancio di diversi fumogeni in campo. Sono giorni di riflessione in casa Brescia, con il futuro della società ancora da definire. Da Londra, è intervenuto il presidente Massimo Cellino che, a Brescia Oggi, ha commentato la situazione dopo la retrocessione.

Brescia, Cellino: “Non ho più la passione e l’entusiasmo per continuare”

Non ho l’energia per commentare quello che sta succedendo“, confessa Cellino a Brescia Oggi. “Per fare questo lavoro ci vuole entusiasmo e tanta passione e io ho ultimato tutte le scorte residue“. Saranno settimane molto movimentate in casa Brescia, con la società che avrà il compito di voltare pagina il prima possibile per ripartire dalla Serie C. Intanto, il club ha voluto fare chiarezza dopo gli episodi del Rigamonti con una nota ufficiale.

Brescia-Cosenza, il comunicato: “Il club condanna ogni episodio di violenza”

In seguito a quanto accaduto in Brescia-Cosenza, tra fumogeni e invasione di campo da parte dei tifosi di casa, arriva il comunicato da parte del club di Cellino: “A seguito di quanto accaduto nei minuti finali e nelle ore successive al termine della gara tra Brescia e Cosenza, Brescia Calcio si dissocia e condanna ogni episodio di violenza ed ogni forma di guerriglia incivile avvenuta nella serata di ieri (giovedì, ndr), esprimendo la propria vicinanza e solidarietà a tutti coloro che hanno tifato e presenziato civilmente alla gara nonché alle forze dell’ordine per il lavoro svolto. I fatti accaduti non hanno nulla a che fare con lo sport, il calcio e il vero tifoso. Si tratta di fatti che hanno danneggiato l’immagine di Brescia città, nell’anno in cui è capitale della cultura, di Brescia società con 112 anni di storia, fatti che non rispecchiano in alcun modo i valori morali, etici e comportamentali che Brescia Città e Brescia Calcio hanno sempre trasmesso“.