Brescia, lo sfogo di De Zerbi: “Non credo a una sola parola di Cellino”

De Zerbi sulla panchina del Marsiglia - Imago
Roberto De Zerbi ha espresso, ai microfoni de Il Giornale di Brescia, tutta la sua rabbia per la situazione del club lombardo.
“Fatico a trovare le parole. Sono incavolato nero” è con questa frase che inizia l’intervista dell’ex allenatore di Benevento e Foggia, tra le tante, Roberto De Zerbi a “Il Giornale di Brescia”. Rabbia, è il sentimento che pervade l’allenatore bresciano.
La situazione che sta vivendo il club lombardo è ormai nota a tutti. Il Brescia, dopo aver subito la penalizzazione di quattro punti per inadempienze finanziare, è retrocesso in Serie C e, formalmente, ha tempo fino al 24 giugno per completare la domanda d’iscrizione alla terza serie del calcio italiano.
Anche Roberto De Zerbi, bresciano doc, ha voluto esprimere la propria posizione e la propria vicinanza ad una piazza a cui è molto legato: l’attuale allenatore del Marsiglia ha anche giocato nel Brescia nel 2008 collezionando 19 presenze e 1 gol.
In città, come dimostrano le parole di De Zerbi, la rabbia è tanta in particolare verso il patron Massimo Cellino reo di aver fatto scelte discutibili che hanno portato la società in questa situazione.
De Zerbi: “Non credo a una singola parola di Cellino”
L’allenatore originario di Brescia, in merito al presidente Cellino, ha dichiarato: “In realtà non sono nemmeno tanto arrabbiato con lui. Sapete perché? Perché lui chi era lo aveva già ampiamente dimostrato. Non è degno di una sola parola. Anzi, a proposito di parole…”.
De Zerbi ha poi proseguito dicendo: “Ci tengo a dire che non credo a una sua sola parola quando dice di essere stato imbrogliato o di essere una vittima. La sua storia dimostra in maniera esaustiva che non solo non può essere stato raggirato, ma che anzi lui ha sempre cercato di raggirare tutti.”

De Zerbi: “Dove sono gli industriali? Quella che si è verificata è stata la fine naturale”
L’attuale allenatore del Marsiglia ha però parlato anche degli industriali della provincia lombarda: “Chiedo: dove sono gli industriali? Quelli che da 30 anni sempre sottovoce dicono “prendiamo qua, prendiamo là”, ma poi non escono mai allo scoperto. Comunque: è un loro diritto e ci mancherebbe non investire nel Brescia, ma almeno non prendessero scuse del tipo “non entriamo per colpa dei tifosi” oppure “la gente non viene allo stadio”.”
Infine De Zerbi ha concluso il discorso dicendo: “In un contesto così, nel quale metto anche la politica, e partendo dal proprietario quella che si è verificata è stata la fine naturale.”