Dai gol con il Martina al passato in Serie C, ecco chi è il nuovo attaccante del Campobasso: Giuseppe La Monica

Il racconto

Giuseppe La Monica è ufficialmente un nuovo giocatore del Campobasso. L’attaccante classe 2001 ha firmato un contratto biennale e andrà ad aggiungersi ai giocatori offensivi di qualità a disposizione dell’allenatore Luciano Zauri.

Nella passata stagione ha vestito con successo la maglia del Martina in Serie D, mettendo a referto 9 gol e 2 assist in 30 partite giocate in campionato. La Monica è una punta centrale che sa abbinare un’ottima tecnica ad un fisico importante. Grazie ai suoi 186 cm riesce infatti a proteggere palla e sfruttare diverse palle gol in area di rigore.

Per il classe 2001 non si tratta comunque della prima esperienza in Serie C. Ha infatti giocato con le maglie del Taranto e del Giugliano Calcio, collezionando rispettivamente 19 e 9 presenze nella stagione 22/23. In seguito le due avventure in Serie D al Berletta prima e al Martina poi. Ora il ritorno in C, questa volta al Campobasso, per cercare di trovare continuità di rendimento in un campionato certamente più competitivo.

Dal canto suo La Monica non vede l’ora di iniziare la sua nuova avventura con la maglia rossoblù, ecco di seguito le sue dichiarazioni riportate dalla società: “Campobasso è una piazza per la quale non puoi non dare il massimo. Ne ho sentito soltanto parlare e ho visto le immagini in tivvù e sui sociali quindi so bene che è un ambiente affamato, pieno di energia. Ma proprio questa, è l’aria giusta per chi vuole dimostrare qualcosa. Voglio ritagliarmi il mio spazio, crescere, ma soprattutto sentirmi parte di una squadra che ha un’identità. Quando lo stadio si accende e la gente spinge, tu lì davanti hai una sola responsabilità: guardare quella palla e mandarla dentro. Soprattutto per tutti quei tifosi che sono lì per te”.

La Monica e il salto di qualità con il Martina Franca

Si sa che per un attaccante i gol sono la statistica principale, un dato fondamentale a cui tutti fanno riferimento. Raggiungere un buon numero di reti segnate vuol dire elevare il proprio status, con la possibilità di ambire a palcoscenici più di rilievo. Nella scorsa stagione La Monica è riuscito a sbloccarsi anche da questo punto di vista. I 9 gol in campionato e i 12 totali in tutte le competizioni con il Martina Franca sono numeri importanti per un attaccante che gioca molto per la squadra e si mette sempre a disposizione per aiutare i compagni. Di conseguenza, non è un caso che abbia attirato l’attenzione del Campobasso dopo essere riuscito a combinare gol e soprattutto buone prestazioni.

Il classe 2001 non raggiungeva la doppia cifra da 3 anni, più precisamente dall’esperienza con la maglia dell’Aversa in Serie D nel 21/22. Anche in quel caso si era concretizzato l’interesse di una squadra di Serie C, il Taranto, che lo aveva acquistato per poi girarlo in prestito nel mercato invernale al Giugliano Calcio. Forse però non era ancora il momento giusto per il salto di categoria, come dimostra il successivo passaggio Barletta, di nuovo in Serie D. Oggi La Monica ha molta più esperienza alle spalle e il ritorno in Serie C col Campobasso sarà sicuramente un bella prova per dimostrare di poter fare la differenza anche in un campionato superiore.

Il ruolo da ritagliarsi nel Campobasso

Il classe 2001 avrà sicuramente bisogno di un periodo di adattamento. Le qualità di certo non gli mancano, ma avrà comunque davanti a lui Antonio Di Nardo, attaccante e capitano del Campobasso che quest’anno ha messo a segno 11 gol in campionato.

La Monica spera sicuramente di ritagliarsi il suo spazio nel minor tempo possibile. Prenderà, almeno dal punto di vista numerico, il posto di Lorenzo di Stefano. Il classe 2002, 7 gol quest’anno, era infatti in prestito dal Modena e tornerà dunque al club di appartenenza. L’obiettivo del Campobasso sarà sicuramente migliorare il 14º posto ottenuto lo scorso campionato. Quel che è certo è che La Monica cercherà di conquistare il suo allenatore nuovo Zauri con entusiasmo, lavoro e tanta voglia di mettersi in gioco.

 

A CURA DI FILIPPO TEZZA