Era arrivato in Sicilia con il compito di risollevare il Messina. I giallorossi erano al penultimo posto e la strada verso la salvezza era già ripida. Ezio Capuano non è riuscito ad invertire la tendenza e a tirare fuori dalla zona retrocessione la sua squadra.
La squadra, ritornata in Serie C dopo 4 anni, era stata affidata ad una leggenda del club, Sasà Sullo. Tempo 10 partite e l’ex capitano del Messina è stato sollevato dall’incarico. La vittoria esterna a Castellammare in Coppa Italia aveva solo gettato fumo negli occhi. In 8 giornate di campionato i giallorossi hanno gioito solo in una occasione, la vittoria tra le mura amiche contro la Virtus Francavilla. Poi due pari e cinque sconfitte. Un bottino troppo scarno per pensare di salvarsi. Così il presidente Sciotto ha optato per l’esonero e la chiamata ad un veterano della categoria come Capuano.
Pronti via e Capuano porta a casa una vittoria pesantissima contro il suo ex Potenza al “Viviani”. Il percorso però non sarà così diverso dal suo predecessore. Solo un altro squillo contro il Campobasso e poi tante partite perse, l’ultima la più pesante a Torre del Greco. Sconfitta per 5-0 contro la spumeggiante Turris. Sotto la sua gestione è stata evidente l’involuzione sotto l’aspetto realizzativo. La squadra in 10 match è andata a secco ben 7 volte. Anche la fase difensiva ha avuto una brutta involuzione. I siciliani sono passati dai 10 gol subiti con Sullo ai 31 con Capuano. L’unica costante nel campionato del Messina è stato Andrea Adorante. Sei reti totali in campionato equamente distribuite tra le gestioni dei due allenatori. Una piccola attenuante per il tecnico salernitano è che non ha mai avuto tutta la squadra a disposizione, sia per infortuni che per indisponibilità varie. Inoltre, essendo stato ingaggiato a campionato in corsa si è ritrovato ad allenare una squadra probabilmente non adatta al suo 3-5-2.
A termine della pesantissima sconfitta esterna contro la Turris, ci sono le dure dichiarazioni del presidente del Messina Pietro Sciotto. «Mi sento umiliato, dispiaciuto – ha detto a Radio Amore – chiedo scusa a Messina ed a tutti i tifosi. All’inizio della stagione ho dato carta bianca e oggi ho sento solo umiliazione. Mi arrendo, mi fermo. Sono arrivato al punto di non ritorno. Rischio l’infarto e non ce la faccio più».
La società potrebbe rendere nota qualche decisione importante nel prossimo futuro. Intanto Capuano, per ora, ha fallito. Chissà se avrà tempo per tirare fuori il Messina dalla zona calda.
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